Buonfiglio rompe gli indugi: “Valuto la candidatura per il CONI”
In una svolta che scuote il panorama sportivo italiano, Luciano Buonfiglio, numero uno della federcanoa, ha annunciato pubblicamente la sua intenzione di candidarsi alla presidenza del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI). La dichiarazione, rilasciata all’ANSA, arriva in un momento cruciale, a pochi mesi dalle elezioni previste per il 26 giugno e con l’incertezza che aleggia sulla possibile ricandidatura dell’attuale presidente, Giovanni Malagò. “Io sono un grande fan di Giovanni Malagò e se gli dessero la possibilità di fare un nuovo mandato stravincerebbe,” ha esordito Buonfiglio, esprimendo il suo sostegno per l’attuale leader del CONI. Tuttavia, ha aggiunto: “Detto questo i segnali non sono buoni e questa mattina gli ho detto che è il momento di muoversi per evitare confusione: sto valutando di candidarmi alla presidenza del Coni”.
Un appello all’unità e alla trasparenza
Buonfiglio, 74 anni e alla guida della federazione canoa e kayak dal 2005, ha sottolineato la sua preoccupazione per il tempo che passa e per il rischio di generare confusione e incertezza nel mondo dello sport. “Se Malagò non potesse candidarsi, considerando che il tempo scorre velocissimo, sto valutando con molta attenzione e insieme ad un nutrito gruppo di colleghi questa possibilità – ha aggiunto Buonfiglio, che è anche membro di Giunta – per promuovere l’unità e la condivisione nel mondo dello sport con un dialogo costruttivo con tutte le componenti”. Il presidente della federcanoa ha espresso la sua visione di uno sport unito e collaborativo, basato sul dialogo e sulla trasparenza, in contrapposizione a logiche di scontro e lamentela. “Con il confronto aperto e sereno e non con lo scontro, proponendoci e non lamentandoci, rimettendo le federazioni e le forze dello sport al centro dell’attenzione”.
Malagò favorito, ma l’incertezza preoccupa
Nonostante la sua decisione di scendere in campo, Buonfiglio ha ribadito il suo sostegno a Malagò, qualora quest’ultimo potesse ricandidarsi. “Ma se a Malagò fosse consentito di candidarsi sarei felice di supportarlo come ho sempre fatto: lui vincerebbe con il 99% dei voti”, ha affermato. Tuttavia, l’incertezza che circonda la ricandidabilità di Malagò, dovuta alle attuali regole che sembrano impedirglielo, ha spinto Buonfiglio a farsi avanti. “Quello che mi preoccupa però è il trascorrere del tempo, e il timore che si generino confusione, incertezza e inciuci: cose che rinnego perché a me piace la trasparenza e il confronto”, ha spiegato Buonfiglio, evidenziando la sua volontà di garantire un processo elettorale chiaro e lineare.
Un candidato di equilibrio
Buonfiglio si è presentato come una figura di equilibrio, capace di unire le diverse componenti del mondo sportivo. “Tutti quelli con cui mi sono confrontato condividono questa mia visione di apertura a un dialogo. Mi sento persona di equilibrio”, ha dichiarato. La sua candidatura rappresenta una potenziale alternativa nel caso in cui Malagò non potesse partecipare alla corsa per la presidenza del CONI. L’annuncio di Buonfiglio apre ufficialmente la campagna elettorale per il vertice dello sport italiano, in un contesto di incertezza e attesa per le decisioni che verranno prese nei prossimi mesi.
Un momento di transizione per lo sport italiano
La candidatura di Luciano Buonfiglio alla presidenza del CONI segna un momento di potenziale transizione per lo sport italiano. La sua decisione di farsi avanti, pur riconoscendo il valore di Giovanni Malagò, riflette una preoccupazione diffusa per l’incertezza che aleggia sul futuro della guida del comitato olimpico. Buonfiglio si presenta come un candidato di equilibrio, capace di unire le diverse anime dello sport, ma la sua sfida sarà quella di convincere le federazioni e i vari stakeholders della sua visione. Sarà interessante osservare come si evolverà la situazione nei prossimi mesi e se Malagò riuscirà a superare gli ostacoli normativi che sembrano impedirgli la ricandidatura.