
Blitz della Squadra Mobile e del Sisco: 19 Arresti
Un’importante operazione congiunta della squadra mobile e del Sisco (Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata) ha portato all’esecuzione di un’ordinanza cautelare emessa dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Palermo, guidata dal procuratore Maurizio de Lucia. L’operazione ha visto l’arresto di 19 persone, di cui 17 sono state trasferite in carcere e 2 poste agli arresti domiciliari. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione di stampo mafioso, estorsione aggravata, intestazione fittizia di beni e altri reati connessi alla criminalità organizzata.
Riorganizzazione del Potere Mafioso nel Mandamento Uditore-Passo di Rigano
L’operazione si inserisce in un più ampio contesto investigativo coordinato dalla DDA nel territorio del mandamento Uditore-Passo di Rigano a Palermo. Le indagini hanno rivelato come alcuni boss dell’ala corleonese di Cosa Nostra, recentemente scarcerati, stessero cercando di consolidare le loro posizioni di potere. Questo tentativo di riorganizzazione è stato individuato attraverso il controllo e la gestione delle attività produttive all’interno del mandamento, con un’attenzione particolare al settore dell’edilizia.
Il Settore Edilizio al Centro degli Interessi Mafiosi
Secondo gli investigatori, l’indagine ha messo in luce come gli indagati, dopo aver scontato periodi di detenzione, abbiano cercato di ristabilire il loro dominio attraverso il controllo di attività economiche, in particolare nel settore edilizio. Questo settore, notoriamente vulnerabile alle infiltrazioni mafiose, è stato individuato come uno dei principali ambiti di interesse per il gruppo criminale. L’operazione ha evidenziato la persistente capacità della mafia di infiltrarsi nel tessuto economico locale, con gravi ripercussioni sulla legalità e sulla libera concorrenza.
Le Accuse: Associazione Mafiosa, Estorsione e Intestazione Fittizia
Le accuse mosse nei confronti degli indagati sono gravi e includono l’associazione di stampo mafioso, che evidenzia la loro appartenenza e partecipazione attiva all’organizzazione criminale. Inoltre, sono accusati di estorsione aggravata, un reato tipico delle attività mafiose, che consiste nel costringere imprenditori e commercianti a pagare somme di denaro per la loro ‘protezione’. Infine, l’accusa di intestazione fittizia di beni sottolinea la loro capacità di nascondere i proventi delle attività illecite attraverso l’utilizzo di prestanome.
Un Segnale di Allarme e la Necessità di Vigilanza Costante
L’operazione di oggi a Palermo rappresenta un segnale di allarme sulla persistente presenza e capacità di riorganizzazione della mafia, anche dopo periodi di detenzione. La loro volontà di controllare settori economici vitali come l’edilizia dimostra la necessità di una vigilanza costante e di un impegno continuo da parte delle forze dell’ordine e della magistratura. È fondamentale rafforzare le misure di prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata, per garantire la legalità e la libera concorrenza nel tessuto economico locale. Questa operazione sottolinea anche l’importanza di una collaborazione attiva tra le istituzioni e la società civile per sradicare definitivamente la presenza mafiosa nel territorio.