Un Omaggio al Passato con lo Sguardo al Futuro
Automobili Mignatta ha diffuso le prime immagini teaser della sua nuova creatura, la barchetta biposto denominata Rina. Questa vettura, che sarà prodotta in soli 30 esemplari all’anno, si distingue per un design che richiama le sportive degli anni ’60, abbinato a soluzioni tecnologiche all’avanguardia. L’aspetto affascinante di Rina cela una moderna monoscocca in fibra di carbonio, un motore V8 aspirato montato in posizione anteriore centrale e un cambio manuale transaxle a 6 rapporti. La produzione, rigorosamente artigianale e su misura, avverrà a Valfenera d’Asti, nel cuore del Piemonte.
Tecnologia e Purezza di Guida
Rina è stata progettata per offrire una connessione totale tra auto e guidatore. Le sedute sono ricavate direttamente nella monoscocca, eliminando qualsiasi elemento superfluo. L’assenza di infotelematica e autoradio sottolinea la volontà di concentrarsi sull’esperienza di guida pura, con il motore V8 come unica colonna sonora. L’elettronica è ridotta all’essenziale, focalizzata esclusivamente sul miglioramento delle prestazioni e del comfort. Con un peso di circa 1.000 kg, Rina promette agilità e reattività senza compromessi.
Un’Eccellenza Made in Piemonte
Josè Mignatta, fondatore di Automobili Mignatta, ha sottolineato il forte legame di Rina con il territorio piemontese. “Rina è un’automobile fieramente legata al territorio del Piemonte”, ha affermato Mignatta, “una vettura tailor made, pensata per aggredire le curve delle colline del Monferrato, delle Langhe o del Roero e, allo stesso tempo, godersi gli straordinari paesaggi piemontesi”. La scelta di un motore endotermico potente, ma al passo con le normative ambientali, dimostra l’impegno di Automobili Mignatta nel coniugare prestazioni e sostenibilità. Rina sarà svelata ufficialmente l’8 maggio 2025.
Un’Analisi Approfondita
La presentazione di Rina da parte di Automobili Mignatta rappresenta un interessante connubio tra passato e futuro nel mondo delle auto sportive. La scelta di un design che richiama gli anni ’60, unita a una costruzione in fibra di carbonio e a un motore V8 aspirato, dimostra una chiara volontà di offrire un’esperienza di guida autentica e coinvolgente. L’assenza di sistemi infotelematici e la riduzione all’essenziale dell’elettronica evidenziano un approccio purista, focalizzato sul piacere di guida. L’artigianalità della produzione e la limitata disponibilità di esemplari rendono Rina un’esclusiva per pochi fortunati appassionati. Resta da vedere come questa vettura si comporterà su strada, ma le premesse sono decisamente entusiasmanti.