Pessimismo sulla Memoria e Critica alla Società Contemporanea
In un’intervista toccante a “Che Tempo Che Fa”, la senatrice a vita Liliana Segre ha espresso un profondo pessimismo riguardo alla memoria storica, soprattutto in un’epoca in cui, a suo dire, lo studio della storia e della geografia viene trascurato. La Segre ha criticato l’eccessiva dipendenza dai telefoni cellulari, che impedisce alle persone di riflettere e sviluppare un pensiero critico. Ha sottolineato come la mancanza di cultura e morale, unita alla scarsa consapevolezza della propria individualità, contribuisca a un quadro desolante per il futuro della memoria collettiva. “Quando saremo morti noi sopravvissuti, i nostri diretti eredi, i bravi insegnati ricorderanno, poi una riga in un libro di storia e poi neanche quella”, ha affermato la senatrice, evidenziando una preoccupazione per la progressiva cancellazione della memoria storica.
Attacchi e Minacce: Un’Ondata di Antisemitismo
La senatrice Segre ha commentato anche gli attacchi e le minacce ricevute sui social media dopo l’uscita del documentario “Liliana”, che racconta la sua vita e la sua esperienza di sopravvissuta ad Auschwitz. Nonostante si aspettasse tali reazioni, data la sua scorta dal 2018 a causa di minacce e odiatori, la Segre ha espresso preoccupazione per l’aumento dell’antisemitismo. “Ma chi sono questi personaggi? Immaginavo che con il film sarebbero stati di più e così è stato”, ha dichiarato, sottolineando come l’antisemitismo sia una costante nella sua vita, presente fin dall’infanzia. La Segre ha osservato che, sebbene l’antisemitismo non fosse sempre manifesto come oggi, è sempre stato presente, manifestandosi in diverse forme: razziale, religiosa e personale.
Amore come Scudo contro l’Odio
Nonostante le minacce e le difficoltà, Liliana Segre ha dichiarato di non provare paura, soprattutto a causa della sua età avanzata. Ha ricordato come la paura fosse una costante nella sua infanzia, ma come l’amore ricevuto da bambina sia diventato una ragione etica e morale per affrontare le avversità. “E quando uno è stato amato nella vita – conclude – ha uno scudo davanti a sé, che non è visibile, ma che ti protegge per tutta la vita”. La Segre ha spiegato come il ricordo del padre e dei nonni le fornisca ancora oggi, a 94 anni, una corazza di amore che ha vinto sull’odio.
Riflessioni sulla Memoria e la Responsabilità Sociale
Le parole di Liliana Segre risuonano come un campanello d’allarme per la società contemporanea. La sua critica alla superficialità e alla mancanza di riflessione critica invitano a una profonda autoriflessione sul nostro rapporto con la storia e la memoria. L’aumento dell’antisemitismo, evidenziato dalla senatrice, è un segnale preoccupante che richiede un impegno collettivo per contrastare l’odio e promuovere una cultura di rispetto e tolleranza. La testimonianza di Liliana Segre, che ha trasformato l’amore in uno scudo contro l’odio, ci ricorda che la memoria non è solo un dovere, ma anche una fonte di forza e speranza per il futuro.