Rinvio e Riscene per il Biopic su Michael Jackson
Il tanto atteso biopic su Michael Jackson, con un budget di 150 milioni di dollari, è stato posticipato di diversi mesi a causa della necessità di girare nuovamente scene cruciali. Questa decisione è stata presa in seguito a controversie sulla rappresentazione di persone che avevano accusato il Re del Pop di molestie su minori. Il film, prodotto da Graham King, noto per successi come “Bohemian Rhapsody” e “The Aviator”, in collaborazione con gli eredi di Jackson, ha incontrato ostacoli legali e creativi che hanno richiesto un ripensamento della narrazione.
Violazione dell’Accordo con la Famiglia Chandler
Secondo la rivista online Puck, il film avrebbe violato un accordo con la famiglia di Jordan Chandler, che nel 1993, all’età di 13 anni, fu il primo ad accusare Jackson di pedofilia. L’accordo extragiudiziario, che prevedeva un pagamento di 20 milioni di dollari, stabiliva che la famiglia Chandler non sarebbe stata coinvolta in alcun futuro film sulla vita di Jackson. Tuttavia, la terza parte del biopic, in cui il nipote Jaafar Jackson interpreta lo zio, ritrae Michael come vittima delle accuse dei Chandler, creando una narrazione che ha portato alla necessità di rigirare le scene.
Rappresentazione Controversa e Riscene Necessarie
La rappresentazione di Michael Jackson come vittima delle accuse dei Chandler ha portato alla necessità di rivedere completamente una scena chiave che drammatizza uno scontro tra il padre di Chandler, interpretato da Colman Domingo, e il team di Jackson. Le riprese del film si erano concluse nel maggio 2024, ma ora il cast e la troupe si stanno preparando a tornare sul set per correggere questa controversa narrazione. L’avvocato Larry Feldman, che negoziò l’accordo per i Chandler, ha espresso la sua non sorpresa per il tentativo della famiglia Jackson di trarre profitto dalla carriera del cantante, sottolineando però che i Chandler devono restare fuori da queste iniziative.
Precedenti e Sfide nella Produzione di Biopic
Il produttore Graham King non è nuovo a revisioni dei copioni. Durante la produzione di “Bohemian Rhapsody”, Sasha Baron Cohen, originariamente scelto per interpretare Freddie Mercury, si ritirò accusando King di voler normalizzare la vita del musicista. La parte fu poi assegnata a Rami Malek. Questo precedente sottolinea le difficoltà nel bilanciare l’accuratezza storica e la sensibilità narrativa in un biopic, soprattutto quando si affrontano figure complesse e controverse come Michael Jackson.
Il Riserbo della Famiglia Chandler
I Chandler, dal canto loro, hanno mantenuto un profilo basso sull’intera vicenda. Jordan è scomparso dalla circolazione e si dice che abbia cambiato nome. La madre ha sempre rifiutato interviste, mentre il padre, dopo essersi sottoposto a ripetute plastiche facciali per difendersi dai fan di Jackson, si è suicidato nel novembre 2009, cinque mesi dopo la morte del cantante. Questa tragica storia personale aggiunge un ulteriore livello di complessità e sensibilità alla narrazione del biopic.
Riflessioni sul Biopic di Michael Jackson
La vicenda del biopic su Michael Jackson solleva importanti questioni sulla responsabilità nel raccontare storie complesse e controverse. La necessità di rigirare scene cruciali evidenzia la difficoltà di bilanciare la verità storica, la sensibilità verso le vittime e gli interessi commerciali. È fondamentale che un biopic, soprattutto su una figura così discussa come Michael Jackson, sia il risultato di un’approfondita ricerca e di una narrazione che tenga conto di tutte le sfaccettature della sua vita e delle accuse che lo hanno coinvolto. La storia di Jordan Chandler e della sua famiglia è una ferita aperta che non può essere ignorata o semplificata per scopi narrativi. Il rispetto per la verità e per le persone coinvolte dovrebbe sempre essere la priorità di qualsiasi opera cinematografica.