Soccorso al largo della Libia e cambio di destinazione
La Ocean Viking, nave di soccorso della ONG Sos Mediterranee, ha effettuato il salvataggio di 85 persone, tra cui 34 minori e 14 donne, il 20 gennaio, intercettando un gommone in difficoltà al largo delle coste libiche. Inizialmente, alle autorità era stato assegnato il porto di Genova come luogo sicuro per lo sbarco. Tuttavia, nella notte, la rotta della nave è stata modificata, avvicinandosi sempre più alla Sardegna. L’Ocean Viking è ora ormeggiata al porto Isola Bianca di Olbia, dove è arrivata con circa mezz’ora di anticipo rispetto alle previsioni.
Preoccupazioni per le condizioni dei migranti e le procedure di sbarco
Nonostante l’approdo a Olbia, non è ancora chiaro se tra i migranti a bordo ci siano neonati o donne incinte che necessitino di assistenza medica immediata. Le autorità competenti dovranno valutare la situazione a bordo e decidere se sarà necessario effettuare uno sbarco parziale per poi proseguire verso Genova, come inizialmente previsto. La situazione solleva preoccupazioni circa le condizioni di salute dei migranti, dopo giorni di navigazione e le difficoltà incontrate durante il viaggio.
Critiche di Sos Mediterranee per i lunghi tempi di navigazione
Sos Mediterranee ha espresso forte disappunto per le lunghe distanze che le loro navi devono percorrere per raggiungere i porti di sbarco assegnati. L’ONG ha sottolineato come, dal 2022, la pratica di assegnare porti lontani dalle zone di operazioni abbia causato la perdita di ben 171 giorni, tempo prezioso che avrebbe potuto essere dedicato al soccorso di altre persone in pericolo nel Mediterraneo. Questa situazione solleva interrogativi sull’efficienza e l’umanità delle politiche di gestione dei flussi migratori.
La situazione a Olbia e le prossime mosse
L’arrivo della Ocean Viking a Olbia rappresenta un cambiamento significativo rispetto alla rotta prevista. Le autorità locali e nazionali sono ora impegnate nella gestione dello sbarco e nell’organizzazione delle operazioni di accoglienza. Resta da vedere se lo sbarco a Olbia sarà definitivo o se la nave riprenderà presto la rotta verso Genova, come originariamente stabilito. Nel frattempo, l’attenzione si concentra sulle condizioni dei migranti a bordo e sulle loro esigenze immediate.
Un Cambio di Rotta che Solleva Interrogativi
La deviazione della Ocean Viking verso Olbia, anziché Genova, pone interrogativi importanti sulle procedure di assegnazione dei porti di sbarco per le navi di soccorso. Sebbene l’approdo in Sardegna possa rappresentare una soluzione temporanea per l’assistenza immediata dei migranti, l’episodio evidenzia la necessità di un sistema più efficiente e umano per la gestione dei flussi migratori nel Mediterraneo. La perdita di tempo causata dalle lunghe navigazioni verso porti lontani, come sottolineato da Sos Mediterranee, non solo ostacola le operazioni di soccorso, ma mette anche a rischio la vita di chi si trova in difficoltà in mare. È fondamentale che le autorità competenti rivedano le loro politiche, garantendo che la sicurezza e il benessere dei migranti siano sempre al primo posto.