Il coraggio della scelta e la lotta contro la ‘putrefazione cerebrale’
Papa Francesco, nel suo discorso consegnato durante l’incontro con giornalisti e comunicatori al Giubileo del Mondo della Comunicazione, ha posto l’accento sull’importanza della libertà come coraggio di scegliere. Il Pontefice ha esortato a rinnovare questo coraggio, liberando il cuore da ciò che lo corrompe. Un tema centrale del suo intervento è stata la critica alla dipendenza dai social media, definita una ‘putrefazione cerebrale’ causata dallo ‘scrolling’ continuo. Questa espressione, coniata dal Dizionario di Oxford come parola dell’anno, evidenzia come l’uso eccessivo dei social media possa avere effetti negativi sulla salute mentale e sulla capacità di discernimento.
L’importanza dell’alfabetizzazione mediatica e il ruolo degli imprenditori
Per contrastare questa ‘malattia’, Papa Francesco ha sottolineato la necessità di un’alfabetizzazione mediatica, soprattutto per i giovani. Questa educazione deve mirare a sviluppare il pensiero critico e la pazienza del discernimento, elementi essenziali per una conoscenza autentica e per una partecipazione attiva alla vita delle comunità. Il Pontefice ha anche chiamato in causa gli imprenditori e gli ingegneri informatici, esortandoli a non corrompere la bellezza della comunicazione. Ha affermato che i grandi cambiamenti non possono nascere da menti passive, ma dalla comunione di cuori illuminati, sottolineando l’importanza di una comunicazione etica e responsabile.
Appello alla liberazione dei giornalisti incarcerati
Un altro tema cruciale del discorso del Papa è stato l’appello alla liberazione dei giornalisti ingiustamente incarcerati. Papa Francesco ha ricordato coloro che sono imprigionati per aver svolto fedelmente la loro professione, cercando la verità e raccontando ciò che hanno visto. In questo Anno Santo, ha chiesto a chi ha il potere di farlo di aprire una ‘porta’ per la loro libertà, sottolineando che la libertà dei giornalisti è fondamentale per la libertà di tutti. Il Pontefice ha definito la professione giornalistica non solo un lavoro, ma una vocazione e una missione, sottolineando il ruolo fondamentale dei comunicatori nel raccontare i fatti e nel modo in cui lo fanno.
La responsabilità della comunicazione e la difesa della libertà di stampa
Papa Francesco ha evidenziato come il linguaggio, l’atteggiamento e i toni possano fare la differenza tra una comunicazione che genera speranza e una che alimenta divisioni e polarizzazioni. Ha sottolineato la responsabilità peculiare dei comunicatori, il cui lavoro si basa su parole e immagini, ma anche sullo studio, la riflessione e la capacità di ascoltare e mettersi dalla parte degli emarginati. Il Pontefice ha ribadito l’importanza della difesa della libertà di stampa e di manifestazione del pensiero, insieme al diritto fondamentale all’informazione. Un’informazione libera, responsabile e corretta è un patrimonio che va custodito e promosso, poiché senza di essa si rischia di non distinguere più la verità dalla menzogna, esponendosi a pregiudizi e polarizzazioni che distruggono la convivenza civile.
Un appello alla responsabilità e al discernimento nell’era digitale
Il discorso di Papa Francesco al Giubileo della Comunicazione rappresenta un forte richiamo alla responsabilità individuale e collettiva nell’era digitale. La sua critica alla dipendenza dai social media e l’appello all’alfabetizzazione mediatica evidenziano la necessità di un approccio critico e consapevole all’uso delle tecnologie. Inoltre, la sua ferma difesa della libertà di stampa e la richiesta di liberazione dei giornalisti incarcerati sottolineano l’importanza di un’informazione libera e indipendente per il benessere delle società. Il Pontefice ci invita a riflettere sul nostro ruolo come comunicatori e consumatori di informazione, spingendoci a coltivare il discernimento, la verità e la giustizia.