Andamento contrastato delle borse asiatiche
I mercati azionari asiatici hanno mostrato un andamento eterogeneo, con gli investitori che cercano di interpretare le possibili conseguenze delle politiche commerciali della nuova amministrazione Trump. Le minacce di dazi hanno sollevato timori di una potenziale guerra commerciale, influenzando negativamente il sentiment degli investitori. Tuttavia, alcune borse hanno trovato supporto nelle misure annunciate dai regolatori di Pechino.
Intervento di Pechino e performance dei singoli mercati
Le autorità di Pechino hanno promesso che assicuratori e fondi comuni aumenteranno la loro esposizione nel mercato azionario, fornendo un impulso positivo ai listini. Questo intervento ha contribuito a sostenere i mercati di Tokyo, che ha registrato un aumento dello 0,8%, e di Shanghai, che è avanzata dello 0,6%. Al contrario, Hong Kong ha subito una flessione dello 0,6%, mentre Shenzhen ha perso lo 0,3%, Sydney lo 0,6% e Seul l’1,2%. Questa disparità di performance evidenzia l’incertezza che permea i mercati asiatici.
Calo dei future su Europa e Stati Uniti
I future sui mercati europei e statunitensi sono in calo, segnalando una possibile apertura negativa per le borse occidentali. I rendimenti dei Treasury americani hanno mostrato un leggero ritracciamento, attestandosi appena sotto il 4,6%. Questi movimenti riflettono una cautela generale tra gli investitori, che attendono ulteriori sviluppi sul fronte delle politiche commerciali e monetarie.
Mercato valutario e attesa per la Banca del Giappone
Il dollaro ha registrato un lieve rialzo sull’euro (+0,1%), con il cambio a 1,0397, mentre è rimasto stabile sullo yen. Gli operatori di mercato sono in attesa della riunione della Banca del Giappone, che dovrebbe annunciare un aumento dei tassi di interesse allo 0,5%, il livello più alto dal 2008. Questa decisione potrebbe avere un impatto significativo sul mercato valutario e sull’economia giapponese.
Dati macroeconomici in arrivo
Sul fronte macroeconomico, sono attesi importanti dati, tra cui i sussidi di disoccupazione americani, la fiducia dei consumatori europei e i dati dell’Eia sulle scorte e la produzione di greggio. Questi indicatori forniranno ulteriori spunti per valutare lo stato di salute delle economie e potrebbero influenzare le decisioni degli investitori. Il petrolio ha mostrato una debolezza, con il Wti in calo dello 0,5% a 75 dollari al barile.
Considerazioni personali
L’attuale scenario dei mercati asiatici riflette una complessa interazione tra fattori geopolitici ed economici. Le minacce di dazi da parte dell’amministrazione Trump creano incertezza, mentre le misure di sostegno di Pechino cercano di stabilizzare i mercati. L’attesa per le decisioni della Banca del Giappone e i dati macroeconomici in arrivo aggiungono ulteriore complessità al quadro. In questo contesto, gli investitori devono agire con cautela, monitorando attentamente gli sviluppi e adattando le loro strategie di conseguenza.