Il settore ICT italiano in crescita: dati e analisi
Il settore dell’Information and Communication Technology (ICT) in Italia si è distinto nel 2022 come motore trainante per la competitività economica del paese. Secondo la seconda edizione del rapporto “Ricerca e Innovazione ICT in Italia”, realizzato da Anitec-Assinform in collaborazione con Apre, il settore ha raggiunto il primo posto per volume di investimenti in ricerca e sviluppo (R&S) intra-muros. Questo risultato non solo conferma la vitalità del settore, ma proietta l’Italia ai livelli di pre-pandemia, dimostrando una notevole resilienza e capacità di adattamento. Nel 2022, la spesa per R&S intra-muros nel settore ICT ha raggiunto i 2,5 miliardi di euro, con una crescita dell’1,5% rispetto all’anno precedente. Un dato particolarmente significativo è la concentrazione di quasi la metà di questi investimenti nel settore del software e dei servizi IT, mentre le aziende di produzione di hardware hanno registrato un aumento del 7,1%. Questa diversificazione degli investimenti sottolinea la complessità e la dinamicità del settore ICT italiano.
Investimenti privati e risorse umane: il motore dell’innovazione
Un aspetto cruciale emerso dal rapporto è l’elevata quota di investimenti provenienti da fondi privati, che rappresentano l’84% del totale. Questo dato evidenzia il forte impegno delle aziende italiane nell’innovazione tecnologica e nella ricerca, dimostrando una crescente consapevolezza dell’importanza di investire in R&S per mantenere la competitività nel mercato globale. Il settore ICT italiano non si distingue solo per gli investimenti, ma anche per le risorse umane impiegate. Nel 2022, si contavano 52.000 addetti coinvolti in attività di ricerca e innovazione, di cui quasi 19.600 ricercatori a tempo pieno. Questi numeri confermano il ruolo fondamentale del settore privato come motore per lo sviluppo di tecnologie digitali avanzate nel paese. La presenza di un numero così elevato di professionisti qualificati è un indicatore della capacità del settore di attrarre e trattenere talenti, un fattore cruciale per la crescita e l’innovazione.
Sottodimensionamento e sfide future: le raccomandazioni di Anitec-Assinform
Nonostante i progressi significativi, il rapporto di Anitec-Assinform evidenzia che l’Italia soffre ancora di un sottodimensionamento rispetto alle maggiori economie europee. Questo divario rappresenta una sfida importante per il paese, che deve impegnarsi a colmare il gap per competere efficacemente nel panorama tecnologico globale. Per rafforzare il ruolo dell’Italia nel settore ICT, il rapporto suggerisce quattro misure fondamentali:
1. **Più sinergie nella partecipazione ai programmi europei e PNRR:** Incrementare la collaborazione tra settore pubblico e privato per massimizzare i benefici derivanti dai programmi di finanziamento europei e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
2. **Più credito d’imposta per R&I:** Aumentare gli incentivi fiscali per le aziende che investono in ricerca e innovazione, al fine di stimolare ulteriormente gli investimenti privati.
3. **Un modello a rete per la ricerca applicata ICT:** Promuovere la creazione di un modello di ricerca applicata a rete, che favorisca la collaborazione e lo scambio di conoscenze tra università, centri di ricerca e aziende.
4. **Rafforzare il capitale umano:** Investire nella formazione e nello sviluppo di competenze avanzate nel settore ICT, al fine di garantire la presenza di professionisti qualificati e in grado di affrontare le sfide tecnologiche del futuro.
Il commento del vicepresidente Anitec-Assinform: un appello all’azione
Il vicepresidente di Anitec-Assinform, Claudio Bassoli, ha commentato il rapporto sottolineando il dinamismo del settore ICT, ma anche la necessità di un intervento strategico per superare le criticità ancora presenti. Bassoli ha affermato: “Per valorizzare le potenzialità del nostro paese, è fondamentale rafforzare gli investimenti, incentivare la collaborazione pubblico-privata e promuovere lo sviluppo di competenze avanzate soprattutto nell’ambito della ricerca applicata ICT, assicurando così un ruolo centrale all’Italia nel panorama tecnologico europeo e globale”. Queste parole rappresentano un appello all’azione per tutte le parti interessate, dai decisori politici alle aziende, affinché si impegnino a sostenere e rafforzare il settore ICT italiano.
Considerazioni personali
L’analisi del settore ICT italiano nel 2022, presentata dal rapporto Anitec-Assinform, offre uno spaccato incoraggiante di un’economia in crescita e in grado di competere a livello internazionale. Tuttavia, il divario con le maggiori economie europee non va sottovalutato. È fondamentale che l’Italia non si accontenti dei risultati raggiunti, ma continui ad investire in ricerca, innovazione e capitale umano. Le quattro raccomandazioni proposte dal rapporto rappresentano una guida strategica per il futuro, e la loro attuazione è cruciale per garantire un ruolo di primo piano all’Italia nel panorama tecnologico globale. In particolare, la collaborazione tra pubblico e privato, l’incentivazione degli investimenti e lo sviluppo di competenze avanzate sono i pilastri su cui costruire un futuro prospero per il settore ICT italiano.