Panatta fiducioso in Sinner: “Non può perdere con questi giocatori”
Adriano Panatta, ex numero uno del mondo e vincitore del Roland Garros nel 1976, ha espresso grande fiducia in Jannick Sinner dopo la vittoria agli ottavi di finale del torneo parigino contro il francese Corentin Moutet. “Di questi giocatori folkloristici – ha commentato Panatta ai microfoni di RaiNews24 – sa quanti ne ho visti io nella mia carriera? Ogni tanto sono anche divertenti perché fanno questo gioco bizzarro, però non vincono mai, non hanno mai vinto una cosa in vita loro. Ieri c’era una persona seria in campo che giocava, ha giocato anche malino all’inizio, poi dopo…”.
La serenità di Panatta: “Non c’era motivo di dubitare”
Nonostante il primo set perso da Sinner per 6-2, Panatta non ha mai dubitato della vittoria del tennista italiano. “Io ero al centro di Treviso mentre Sinner stava giocando il primo set – ha raccontato Panatta -, poi sono arrivato a casa. Mi ha chiamato un mio amico allarmatissimo per dirmi: ‘Stai guardando la partita? Sai che sta perdendo 5-0?’. Gli ho risposto: ‘Non preoccuparti che tanto poi vince’. Non c’era motivo di dubitare – ha spiegato -, perché Jannick non può perdere con questi giocatori. Lui può perdere ancora contro Alcaraz, forse può perdere ancora con Djokovic, ma per il resto non vedo come possano impensierirlo. Moutet è numero 56 del mondo.”
Un aneddoto divertente: la battuta da sotto
Panatta ha concluso il suo intervento con un aneddoto divertente: “La battuta da sotto? L’ho fatta una volta contro Lendl in Coppa Davis, e lui non mi ha parlato per cinque anni.”
Considerazioni sul futuro di Sinner
Le parole di Panatta riflettono la fiducia che molti nutrono nei confronti di Sinner. Il giovane tennista italiano ha dimostrato di avere le carte in regola per diventare uno dei migliori al mondo, e la sua vittoria contro Moutet è un’ulteriore conferma delle sue capacità. Tuttavia, come sottolineato da Panatta, la strada per il successo è ancora lunga e Sinner dovrà affrontare sfide sempre più impegnative, come quelle contro Alcaraz e Djokovic. La sua capacità di adattarsi a diversi stili di gioco e di mantenere la concentrazione nei momenti cruciali sarà fondamentale per raggiungere i vertici del tennis mondiale.