Un pareggio che sa di occasione mancata
Allo stadio Tardini di Parma, la sfida tra i padroni di casa e il Venezia si è conclusa con un pareggio per 1-1, un risultato che lascia l’amaro in bocca ad entrambe le formazioni. In un match caratterizzato da poche emozioni e molta tensione, le due squadre si sono divise la posta in palio, senza riuscire a trovare quella vittoria che avrebbe potuto rappresentare una svolta significativa nella loro corsa salvezza. Il Parma, reduce da un periodo poco brillante e decimato dagli infortuni, ha mostrato qualche segnale di ripresa, mentre il Venezia, pur dimostrando di essere vivo, non è riuscito a sfatare il tabù delle trasferte in Serie A, dove non vince da ben diciotto partite.
Le scelte iniziali e il primo tempo bloccato
Il tecnico del Parma, Pecchia, ha optato per l’esordio del neo acquisto Vogliacco, mentre in attacco ha preferito Cancellieri a Bonny, con Man relegato in panchina. Di Francesco, allenatore del Venezia, ha dovuto fare i conti con le assenze in difesa, schierando Yeboah a supporto di Pohjanpalo e lasciando inizialmente fuori Oristanio. Il primo squillo della partita è stato del Parma con Cancellieri che ha sfiorato il gol con un tiro al volo. Al quarto d’ora, un doppio episodio da moviola ha visto protagonista il Venezia: prima, un presunto tocco di mano in area di Pohjanpalo non è stato sanzionato con il rigore, e subito dopo, Keita ha commesso fallo su Yeboah, causando il penalty trasformato dallo stesso Pohjanpalo, che ha siglato la sua sesta rete in campionato. Il Parma, dopo aver subito lo svantaggio, ha faticato a trovare spazi, con l’unica occasione degna di nota capitata a Mihaila, che ha calciato alto da buona posizione. Il primo tempo si è chiuso con i padroni di casa sommersi dai fischi del pubblico.
La reazione del Parma e il pareggio su rigore
Nella ripresa, Pecchia ha cercato di dare una scossa alla squadra effettuando tre cambi: sono entrati in campo Man, Bonny e Camara al posto di Almqvist, Cancellieri e Keita. Proprio Camara si è reso protagonista di due conclusioni da fuori area, costringendo il portiere del Venezia, Stankovic, alla deviazione in angolo. Successivamente, Camara si è guadagnato un rigore a causa di un fallo di Candela. Dal dischetto, Hernani ha trasformato, ristabilendo la parità. Il Parma, con un atteggiamento più propositivo, ha cambiato ritmo e ha creato maggiori occasioni. Il Venezia ha reagito con un tiro dal limite di Doumbia, ma Suzuki si è fatto trovare pronto. Al 30′, Stankovic si è superato deviando una punizione di Hernani. Pochi minuti dopo, una rete in contropiede di Oristanio è stata annullata per fuorigioco. Il finale è stato aperto e combattuto, con il Venezia alla ricerca della vittoria e il Parma che ha sfiorato il gol con Camara, fermato ancora una volta da Stankovic. Nel finale, Man ha avuto l’occasione per regalare la vittoria ai suoi, ma ha calciato alto un rigore in movimento.
Un finale sterile e un mercato che preoccupa
La partita si è conclusa con un mezzo assedio del Parma, ma senza che le punte riuscissero a trovare la via del gol, un problema che persiste da quasi due mesi. Pecchia attende rinforzi dal mercato, ma la situazione è complicata, con il rischio di perdere proprio l’attaccante romeno Man, miglior marcatore del Parma insieme a Bonny. Il pareggio, dunque, lascia entrambe le squadre con l’amaro in bocca, in una lotta salvezza che si preannuncia sempre più avvincente e complicata.
Un punto che non soddisfa le ambizioni
Il pareggio tra Parma e Venezia è un risultato che, sebbene muova la classifica, non soddisfa le ambizioni di entrambe le squadre. Il Parma ha mostrato segnali di ripresa nella ripresa, ma la sterilità offensiva rimane un problema. Il Venezia, dal canto suo, continua a faticare in trasferta e non riesce a trovare quella vittoria che potrebbe dare una svolta alla stagione. Entrambe le formazioni dovranno lavorare sodo per migliorare le proprie prestazioni e cercare di conquistare punti preziosi nella lotta per la salvezza.