Aumento delle Deportazioni sotto Biden
Un recente rapporto di Poder360, basato sui dati dell’agenzia per l’immigrazione statunitense (ICE), mostra un aumento significativo delle deportazioni di cittadini brasiliani durante l’amministrazione di Joe Biden. Tra il 2021 e il 2025, sono stati rimpatriati 7.168 brasiliani, rappresentando l’1,31% del totale delle deportazioni negli Stati Uniti. Questo dato supera di gran lunga i numeri registrati durante le amministrazioni di Barack Obama e Donald Trump.
Confronto con le Amministrazioni Precedenti
Durante il governo di Donald Trump (2017-2021), le deportazioni di brasiliani si sono attestate allo 0,7% del totale, con 6.776 rimpatri. Sotto l’amministrazione Obama (2009-2017), la percentuale era ancora più bassa, pari allo 0,4% del totale, con 4.189 deportazioni. In termini numerici, l’amministrazione Biden ha registrato un incremento del 5,79% rispetto al primo mandato di Trump, evidenziando un cambio di rotta nella politica di immigrazione nei confronti dei cittadini brasiliani.
L’Accordo di Rimpatrio e la Sua Attuazione
Nel 2018, Brasile e Stati Uniti hanno stipulato un accordo che prevede l’espulsione di cittadini brasiliani tramite voli charter. Questi voli, iniziati nel 2019, vedono i passeggeri viaggiare in catene e ammanettati. Le deportazioni hanno subito un’intensificazione nel 2020 e nel 2021, nonostante la pandemia globale, per poi rallentare nel 2022 e 2023, prima di registrare una nuova accelerazione nel 2024. Questa dinamica suggerisce che l’accordo di rimpatrio ha avuto un impatto significativo sulle politiche di immigrazione degli Stati Uniti verso il Brasile.
Dettagli sull’Accordo di Rimpatrio
L’accordo di rimpatrio del 2018 tra Brasile e Stati Uniti ha stabilito un quadro formale per l’espulsione di cittadini brasiliani che si trovano illegalmente negli Stati Uniti. Questo accordo prevede l’utilizzo di voli charter per il trasporto dei deportati, una pratica che ha sollevato preoccupazioni per il trattamento dei migranti durante il trasferimento. Le condizioni di viaggio, che includono l’uso di catene e manette, sono state criticate da organizzazioni per i diritti umani e hanno suscitato un dibattito sulla dignità e il rispetto dei diritti dei migranti nel processo di deportazione.
Impatto della Pandemia e Variazioni nelle Deportazioni
La pandemia di COVID-19 ha avuto un impatto complesso sulle dinamiche delle deportazioni. Nonostante le restrizioni e le difficoltà logistiche, le deportazioni sono aumentate nel 2020 e 2021, per poi diminuire nei due anni successivi. Questo andamento potrebbe essere attribuito a una combinazione di fattori, tra cui le politiche di immigrazione più stringenti introdotte durante la pandemia, le difficoltà nel coordinamento dei voli di rimpatrio e i cambiamenti nelle priorità delle agenzie di immigrazione. La recente accelerazione delle deportazioni nel 2024 indica che la politica di rimpatrio è tornata a essere una priorità per l’amministrazione Biden, anche in un contesto post-pandemico.
Riflessioni sulle Politiche di Immigrazione
L’aumento delle deportazioni di brasiliani sotto l’amministrazione Biden solleva interrogativi sulle politiche di immigrazione degli Stati Uniti. Nonostante l’esistenza di accordi di rimpatrio, è fondamentale valutare l’impatto di tali politiche sui diritti umani e sulla dignità dei migranti. La comparazione con le amministrazioni precedenti evidenzia come le priorità in materia di immigrazione possano variare significativamente nel corso del tempo, influenzando direttamente le vite di migliaia di persone. È essenziale un dibattito pubblico informato e trasparente per garantire che le politiche di immigrazione rispettino i principi fondamentali di giustizia e umanità.