Un processo elettorale opaco e repressivo
La Corte Interamericana dei Diritti Umani (Cidh) ha pubblicato un rapporto che definisce le elezioni presidenziali del 28 luglio in Venezuela come “non democratiche e illegittime”. L’organismo dell’Organizzazione degli Stati americani (Osa) evidenzia come il processo elettorale sia stato segnato da una “strategia repressiva del regime venezuelano”, con l’obiettivo di “perpetuarsi al potere attraverso pratiche che hanno gravemente alterato l’ordine costituzionale e violato i diritti umani”.
Il rapporto individua tre fasi di questa strategia. Durante la prima fase, nel periodo pre-elettorale, il governo ha ostacolato la partecipazione politica esercitando un controllo capillare sulle istituzioni chiave, come la procura e la Corte suprema. Sono stati registrati arresti arbitrari di oppositori, squalifiche giudiziarie di leader politici e minacce ai difensori dei diritti umani.
La seconda fase ha avuto luogo il giorno delle elezioni, con il Consiglio nazionale elettorale (Cne) che ha sospeso la trasmissione dei risultati e si è rifiutato di pubblicare i verbali delle votazioni. Questo ha spinto le opposizioni a denunciare una possibile frode e a scendere in piazza. I verbali parzialmente raccolti dalle opposizioni suggerirebbero la vittoria del candidato conservatore Edumundo Gonzalez.
La terza fase è stata quella della repressione post-elettorale, che ha causato 25 morti, più di 2.000 arresti arbitrari, sparizioni forzate e torture.
Un sistema corrotto e impunito
La Cidh sottolinea che le violazioni dei diritti umani sono il prodotto di un sistema “cooptado dal potere esecutivo”, dove la corruzione e il controllo sulle istituzioni pubbliche consentono di agire “nella totale impunità”.
Il rapporto della Cidh è stato diffuso a tre giorni dalla cerimonia di insediamento per un nuovo mandato presidenziale di Maduro. La condanna dell’organismo internazionale pone un’ombra pesante sulla legittimità del governo venezuelano e solleva preoccupazioni per la situazione dei diritti umani nel Paese.
Un’inquietante conferma di un regime autoritario
Il rapporto della Cidh conferma un quadro inquietante della situazione politica e sociale in Venezuela. La repressione sistematica e la manipolazione del processo elettorale dimostrano la natura autoritaria del regime di Maduro. La comunità internazionale dovrebbe condannare con fermezza queste violazioni e intensificare gli sforzi per promuovere il rispetto dei diritti umani e la democrazia in Venezuela.