Un ponte tra Puglia e Hollywood
Una settimana di proiezioni, incontri e networking a Los Angeles per cinque registi pugliesi, che hanno portato i loro cortometraggi finanziati dalla Apulia Film Commission al New Filmmaker Los Angeles (Nfmla). L’iniziativa, promossa dall’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles, Consolato e Agenzia per la promozione all’estero, ha l’obiettivo di creare un ponte tra le industrie cinematografiche locali e Hollywood, aprendo nuove opportunità per i talenti emergenti pugliesi.
“Questa manifestazione getta le basi per future collaborazioni. Possiamo considerarla un programma pilota per altre film commission e regioni interessate a costruire un ponte tra le loro industrie cinematografiche locali e Hollywood”, dice all’ANSA il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles Emanuele Amendola.
L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo da tutti i partecipanti. “Abbiamo creato un’esperienza unica per questi registi, che tornano a casa pieni di suggestioni e contatti utili”, commenta la giornalista della Hollywood Foreign press Silvia Bizio, che ha avuto l’intuizione di far approdare i lavori proposti e finanziati dalla Apulia Film Commission al festival Nfmla.
Il talento pugliese conquista Hollywood
I cinque cortometraggi presentati al Nfmla hanno riscosso un grande successo, suscitando l’interesse di produttori, agenti, attori e professionisti dell’industria. “Un agente mi ha fermata, mi ha fatto i complimenti e mi ha allungato il biglietto da visita. Vediamo: da cosa nasce cosa”, incrocia le dita Lucia Lorè, al termine della proiezione di La Pescatora, il suo cortometraggio ispirato alla storia vera dell’unica donna pescatrice di Porto Cesareo.
“La parte più dura di questo lavoro – considera – è riuscire a far leggere le tue cose a qualcuno che possa produrle e darti fiducia. Ci ho messo cinque anni di porte in faccia per far partire questo corto. In pochi giorni, qui, ho parlato dei miei progetti futuri con tante persone. È rinvigorente”.
Anche gli altri cineasti selezionati dal Nfmla per questo focus sulla Puglia hanno espresso la loro soddisfazione. Maria Guidone, con Albertine where are you?, ispirato al personaggio più inafferrabile della Ricerca proustiana; Fausto Romano con il suo San Vitu Rock, tragicomico racconto dalla provincia di Lecce; Antonio De Paolo con un’onirica denuncia della condizione delle persone transgender in Italia, Lea e il Fenicottero; e Vito Palumbo, sceneggiatore e regista di Superjesus, commovente allegoria dei problemi legati all’acciaieria di Taranto.
Un investimento per il futuro
“La cosa che mi ha colpito delle persone che fanno il nostro lavoro qui è la voglia di condividere, di collaborare. Non hanno quella reticenza, come custodissero qualche segreto, che invece ho incontrato in Italia”, riflette Vito Palumbo.
“Abbiamo accettato subito la sfida. Continuare ad attrarre grandi produzioni, anche hollywoodiane, nella nostra terra è fondamentale per poi sostenere i talenti locali. Ai piccoli progetti serve un traino, un’industria florida. Ma al cinema dei grandi produttori serve un sottobosco vivace. Le due cose si nutrono a vicenda”, afferma Antonio Parente direttore dell’Apulia Film Commission.
L’iniziativa di portare i cortometraggi pugliesi al Nfmla è un esempio di come la collaborazione tra istituzioni e privati possa contribuire a promuovere il talento locale e a creare nuove opportunità per il cinema italiano. La Puglia, con la sua bellezza paesaggistica e la sua ricca storia, si conferma un territorio ideale per le produzioni cinematografiche, e questa iniziativa rappresenta un passo importante per consolidare il suo ruolo nel panorama internazionale.
Un futuro promettente
L’iniziativa di portare i cortometraggi pugliesi al Nfmla è un segnale positivo per il futuro del cinema italiano. La Puglia, con il suo talento emergente e le sue bellezze paesaggistiche, ha un grande potenziale da esprimere. Questa esperienza rappresenta un’occasione importante per creare nuove opportunità di collaborazione tra l’Italia e Hollywood, aprendo la strada a nuove produzioni e a nuove forme di narrazione.