Una vittoria storica per il Messico
Claudia Sheinbaum, esponente del partito Morena, è stata eletta presidente del Messico, diventando la prima donna a ricoprire questo ruolo nel Paese. La sua vittoria, con un margine di oltre 30 punti percentuali sulla rivale, la senatrice Xóchitl Gálvez, è stata accolta con entusiasmo da leader di tutto il mondo e rappresenta un momento storico per il Messico.
La vittoria di Sheinbaum è stata confermata da stime ufficiali del conteggio veloce, abbondantemente passata la mezzanotte, dopo che gli exit poll e i sondaggi della vigilia avevano già anticipato la svolta epocale. Sul palco preparato nello Zocalo, la principale piazza della capitale, Sheinbaum ha dedicato la sua vittoria alle messicane, affermando: “Non sono qui da sola. Siamo arrivate tutte. Con le nostre eroine che ci hanno regalato la nostra patria, con le nostre antenate, le nostre madri, le nostre figlie e le nostre nipoti.”
Un governo onesto e trasformatore
Sheinbaum ha promesso un governo onesto, senza influenze, senza corruzione, né impunità, e ha assicurato che “combatterà ogni discriminazione”. “Sarò una trasformatrice”, ha dichiarato, sottolineando che il Messico ha dimostrato di essere un popolo democratico, nonostante la spirale di violenza delle ultime settimane, con decine di candidati alle amministrazioni locali freddati dai sicari dei narcos.
La presidente eletta ha inoltre affermato che manterrà la linea tracciata dall’attuale presidente Andres Manuel Lopez Obrador, battendosi per i più umili. Un messaggio semplice e forte che ha fatto breccia tra le vaste basi elettorali che negli ultimi sei anni hanno sostenuto Amlo.
Un futuro di speranza per il Messico
La vittoria di Sheinbaum garantisce la continuità della sinistra alla guida della seconda economia dell’America Latina per altri sei anni. Il suo insediamento è previsto per il primo ottobre, quando raccoglierà l’eredità del suo predecessore, il cui consenso si aggira intorno al 66% soprattutto grazie al suo carisma e alla sua strategia di governo, basata su aiuti diretti milionari alle persone in difficoltà, ai giovani, agli anziani e ai disabili.
Sheinbaum, attivista studentesca combattiva, studiosa pluripremiata e con una provata esperienza per affrontare grandi crisi, ha dimostrato solidità e intelligenza. Sostenitori e critici ne riconoscono la traiettoria coerente nella difesa degli ideali di sinistra.
Reazioni internazionali alla vittoria di Sheinbaum
La vittoria di Sheinbaum è stata accolta con entusiasmo da leader di tutto il mondo. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il presidente russo Vladimir Putin, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente spagnolo Pedro Sánchez si sono congratulati con Sheinbaum per la sua storica elezione. Anche i leader di sinistra dell’America Latina, tra cui Xiomara Castro, Bernardo Arévalo, Gustavo Petro, Alberto Fernández, Evo Morales e Cristina Fernández de Kirchner, hanno espresso la loro felicità per la vittoria di Sheinbaum.
La presidente dell’Istituto nazionale elettorale (Ine) del Messico, Guadalupe Taddei, ha invitato alla “serenità e al rispetto” i partiti politici e i candidati che si sono proclamati vincitori senza attendere i risultati ufficiali delle elezioni. “Invito tutti gli attori politici, i candidati e le loro squadre a mantenere la serenità e il rispetto delle procedure stabilite”, ha detto Taddei in un video pubblicato sui profili social dell’Ine.
Un momento storico per il Messico
La vittoria di Claudia Sheinbaum rappresenta un momento storico per il Messico, che sceglie di proseguire sulla strada del cambiamento avviata dall’attuale presidente Andres Manuel Lopez Obrador. La sua elezione come prima donna presidente del Paese è un segnale di speranza per un futuro più equo e inclusivo. Sheinbaum ha promesso di combattere la corruzione e l’impunità, e di battersi per i più umili, mantenendo la linea tracciata dal suo predecessore. Sarà interessante vedere come Sheinbaum affronterà le sfide che la attendono, tra cui la spirale di violenza che affligge il Paese, la crisi economica e la crescente disuguaglianza. Tuttavia, la sua vittoria rappresenta un passo avanti verso un Messico più democratico e inclusivo, e un esempio per altri Paesi latinoamericani.