Leoluca Orlando si difende dalle accuse nell’inchiesta sulla Rap
L’ex sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha rilasciato una dichiarazione in cui si difende dalle accuse mosse dalla Procura di Catania nell’ambito dell’inchiesta sulla Rap e sull’Oikos. Orlando, indagato per i reati di abusi nella gestione, trattamento e smaltimento di centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti, ha dichiarato di avere piena fiducia nella magistratura e di essere pronto a chiarire la legittimità della sua attività come sindaco.
Secondo Orlando, la sua amministrazione ha dovuto fronteggiare una emergenza determinata dall’assenza di un piano regionale dei rifiuti e di impiantistica pubblica. In particolare, Orlando accusa la Regione di ritardi nella realizzazione della vasca di Bellolampo, nonostante le numerose diffide e sollecitazioni da parte dell’Amministrazione Comunale.
Orlando punta il dito contro l’assenza di impiantistica pubblica e gli oligopoli privati
Orlando ha sottolineato la necessità di un piano regionale dei rifiuti e di impiantistica pubblica per fronteggiare l’emergenza rifiuti. Ha inoltre denunciato l’assenza di impiantistica pubblica e la presenza di oligopoli privati scelti dalla Regione, che ha formalmente e più volte denunciato in apposite audizioni alle commissioni parlamentari nazionali e regionali di inchiesta e alla autorità giudiziaria penale.
Orlando ha ricordato che l’Associazione Industriale, rappresentativa di quegli interessi, lo ha citato per diffamazione, ma il processo si è concluso con il rigetto delle richieste di danni e con la condanna alle spese legali della stessa associazione.
Un’emergenza rifiuti che necessita di soluzioni concrete
L’emergenza rifiuti a Palermo è un problema complesso che richiede soluzioni concrete e immediate. Le accuse mosse a Leoluca Orlando, sebbene gravi, devono essere affrontate con attenzione e senza pregiudizi. È necessario un’analisi approfondita delle cause dell’emergenza, che coinvolga tutti gli attori coinvolti, dalla Regione al Comune, passando per le aziende private. Solo attraverso una collaborazione sinergica e trasparente si potrà trovare una soluzione definitiva al problema dei rifiuti a Palermo.