Un attacco aereo israeliano uccide 12 combattenti filo-regime in Siria
Nella notte tra martedì e mercoledì, un attacco aereo israeliano ha colpito una fabbrica nella città siriana di Hayyan, vicino ad Aleppo, uccidendo almeno 12 combattenti filo-regime. Lo ha confermato l’Osservatorio siriano per i diritti umani (OSDH), un’organizzazione non governativa con sede nel Regno Unito che monitora la guerra in Siria.
Secondo l’OSDH, tra le vittime ci sarebbero sia siriani che stranieri, tutti appartenenti a gruppi filo-iraniani che operano in Siria. L’attacco ha causato forti esplosioni nella fabbrica, che secondo alcune fonti sarebbe stata utilizzata per la produzione di armi.
Il ministero della Difesa siriano conferma l’attacco
Anche il ministero della Difesa siriano ha confermato l’attacco aereo israeliano, precisando che è avvenuto dopo la mezzanotte e che ha preso di mira alcune posizioni vicino alla città di Hayyan. Il comunicato del ministero parla di “martiri” e di “danni materiali” causati dall’attacco.
Un’escalation delle tensioni tra Israele e la Siria
L’attacco aereo di questa notte è l’ultimo di una serie di raid israeliani in Siria, che si sono intensificati dall’inizio della guerra tra Israele e il movimento islamista palestinese Hamas nella Striscia di Gaza, lo scorso ottobre. Israele ha effettuato centinaia di attacchi contro l’esercito del regime di Bashar al-Assad e i gruppi filoiraniani in Siria, sostenendo che questi gruppi rappresentano una minaccia per la sua sicurezza.
L’intensificarsi degli attacchi israeliani in Siria ha contribuito ad aumentare le tensioni nella regione, già fragile a causa della guerra civile in corso in Siria.
Le conseguenze dell’escalation delle tensioni
L’escalation delle tensioni tra Israele e la Siria è un fattore di instabilità per l’intera regione. La guerra in Siria è già un conflitto complesso e pericoloso, e l’intervento di altri attori internazionali come Israele potrebbe portare a un’ulteriore escalation del conflitto, con conseguenze imprevedibili per la popolazione civile siriana e per la stabilità regionale.