La revoca degli arresti domiciliari
Il tribunale del Riesame di Brescia ha disposto la revoca degli arresti domiciliari per suor Anna Donelli. La religiosa, arrestata a inizio dicembre nell’ambito di un’inchiesta antimafia della Procura di Brescia, era accusata di concorso esterno in associazione mafiosa. La decisione del Riesame arriva dopo l’interrogatorio di garanzia in cui la religiosa aveva rigettato ogni accusa, sostenendo la sua innocenza. Il gip aveva inizialmente confermato gli arresti domiciliari, ma il tribunale ha ora annullato la misura cautelare.
L’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa
Suor Anna Donelli è accusata di aver ‘garantito il collegamento con i sodali detenuti in carcere’, secondo le indagini che ipotizzano infiltrazioni della ‘ndrangheta nel territorio bresciano. La religiosa, da anni volontaria nelle carceri bresciane e a San Vittore a Milano, sarebbe stata coinvolta nell’inchiesta per il suo ruolo di intermediaria tra il sodalizio criminale e i detenuti.
La difesa di suor Anna Donelli
Durante l’interrogatorio di garanzia, suor Anna Donelli ha rigettato ogni accusa, sostenendo la sua innocenza. La religiosa ha raccontato la sua verità per due ore, cercando di dimostrare la sua estraneità alle accuse. La revoca degli arresti domiciliari da parte del Riesame rappresenta un primo passo nella sua difesa.
Considerazioni personali
La vicenda di suor Anna Donelli solleva interrogativi complessi sulla lotta alla criminalità organizzata e sul ruolo delle istituzioni religiose. È importante attendere l’evolversi delle indagini e il processo per valutare la reale responsabilità della religiosa. La sua attività di volontariato nelle carceri, seppur contestata, evidenzia la complessità del fenomeno mafioso e la necessità di un approccio multidisciplinare per combatterlo.