Un omaggio alla memoria di Lina Merlin
Milano ha reso omaggio a Lina Merlin, partigiana antifascista e deputata della Repubblica Italiana, con una targa posta sulla sua abitazione di via Catalani. La targa, su richiesta dell’Anpi, ricorda il suo contributo alla Resistenza e alla liberazione dal regime fascista. “Qui visse dal 1936 al 1954 contribuendo da questa casa all’organizzazione dell’insurrezione di Milano e alla liberazione dal regime fascista – Lina Merlin – deputata dell’Assemblea Costituente e Parlamentare della Repubblica”, recita la targa.
La legge Merlin: un passo avanti per i diritti delle donne
Il nome di Lina Merlin è indissolubilmente legato alla legge che portò all’abolizione della regolamentazione della prostituzione in Italia nel 1958. La legge, nota come “legge Merlin”, segnò la fine delle case di tolleranza e introdusse i reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Questa legge fu un passo avanti per i diritti delle donne, combattendo la mercificazione del corpo femminile e contribuendo a promuovere la dignità e l’autonomia delle donne.
Un’attivista instancabile per la giustizia sociale
Lina Merlin fu un’attivista instancabile per la giustizia sociale. Giunse a Milano dalla provincia di Padova nel 1926, già esclusa dall’insegnamento per non aver giurato fedeltà al fascismo. Dopo il confino in Sardegna, tornò a Milano nel 1930 per riprendere il suo impegno nella Resistenza. La sua casa in via Catalani divenne un luogo di incontro clandestino per altri antifascisti, tra cui Sandro Pertini e Lelio Basso.
Un’eredità di impegno e coraggio
Lina Merlin fu una figura di spicco della Resistenza italiana e un’infaticabile promotrice di diritti civili. La sua eredità continua a ispirare le lotte per la giustizia sociale e l’emancipazione delle donne. La targa a Milano è un segno tangibile del suo contributo alla storia e alla società italiana.
Un riconoscimento meritato
La targa dedicata a Lina Merlin è un riconoscimento meritato per la sua opera di Resistenza e per il suo impegno nella lotta per i diritti delle donne. La sua storia rappresenta un esempio di coraggio, determinazione e impegno civile che dovrebbe essere ricordato e celebrato.