Un’icona del giornalismo sportivo italiano
Si è spento all’età di 89 anni Gian Paolo Ormezzano, uno dei più grandi giornalisti sportivi italiani. Torinese doc, ha dedicato la sua vita a raccontare lo sport e i suoi protagonisti con uno stile unico, ricco di passione e di umanità. La sua carriera, iniziata negli anni ’50 alla Gazzetta del Popolo, ha attraversato decenni e ha visto Ormezzano ricoprire ruoli di spicco in testate come Tuttosport, La Stampa, Famiglia Cristiana e il Guerin Sportivo.
Ormezzano era un appassionato di sport a 360 gradi, ma il suo cuore apparteneva al Torino calcio, ereditando la passione dal padre che lo portava a vedere le gesta degli Invincibili. Il ciclismo era un altro grande amore, ma non c’è sport che non l’avesse appassionato.
Ha seguito 25 edizioni dei Giochi Olimpici, sia estivi che invernali, testimoniando la sua dedizione allo sport e la sua capacità di raccontare le storie degli atleti con un’intensità unica.
Un maestro per generazioni di giornalisti
Ormezzano è stato un maestro per generazioni di giornalisti, un professionista che ha saputo coniugare il racconto dello sport con quello delle dinamiche della società. La sua scrittura accattivante e originale ha saputo conquistare il pubblico, rendendolo una voce autorevole e riconosciuta nel panorama sportivo italiano.
Oltre al suo lavoro giornalistico, Ormezzano ha scritto numerosi libri, tra cui “Storia del ciclismo”, premiato con il premio Bancarella Sport nel 1978. La sua eredità letteraria testimonia la sua profonda conoscenza dello sport e la sua capacità di trasmettere la sua passione attraverso la parola scritta.
Un ricordo commosso
La scomparsa di Gian Paolo Ormezzano lascia un vuoto incolmabile nel mondo dello sport e del giornalismo italiano. Il Torino calcio lo ricorda come “un campione assoluto, un gigante del giornalismo italiano, cittadino del mondo ma con il cuore ben saldo a Torino dove era un imprescindibile punto di riferimento, da sempre orgoglioso e appassionato tifoso del Toro”.
Gianfranco Coppola, presidente dell’Ussi, lo definisce “un giornalista di successo che ha raccontato lo sport per quasi 70 anni in maniera sublime”. Don Stefano Stimamiglio e Luciano Regolo, direttore e condirettore di Famiglia Cristiana, lo ricordano come “la voce dello sport anche per tutte le famiglie”, sottolineando la sua capacità di trasmettere la sua passione e la sua umanità attraverso la sua scrittura.
Stefano Tallia, presidente dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte, lo definisce “un maestro per generazioni di colleghi, un professionista che ha saputo coniugare il racconto dello sport con quello delle dinamiche della società”.
Un’eredità indelebile
La scomparsa di Gian Paolo Ormezzano è una perdita significativa per il mondo dello sport e del giornalismo italiano. La sua eredità è indelebile, non solo per la sua vasta conoscenza dello sport e la sua capacità di raccontarlo con passione e competenza, ma anche per la sua umanità e il suo stile inconfondibile. Le sue parole continueranno a ispirare le future generazioni di giornalisti e appassionati di sport.