Un parco a tema per il turismo evangelico
Il Comune di Rio de Janeiro ha annunciato un progetto ambizioso: la costruzione di un parco a tema cristiano chiamato ‘Terra Prometida’. L’obiettivo è attirare il turismo evangelico, rendendo la città una delle principali destinazioni per questo segmento di mercato in Brasile. Il parco, situato nella zona ovest della città, dovrebbe aprire i battenti nel 2025 e includerà attrazioni ispirate alla Bibbia, come la Cima del Monte Sinai, il Sentiero del Mar Rosso, il Sentiero del Monte e il Sentiero dell’Acqua. Un’attrazione particolare sarà un grande centro di battesimo, che si prefigge di diventare uno dei più grandi del Paese.
Un’alleanza politica e un progetto ambizioso
Il progetto ‘Terra Prometida’ è frutto di un’alleanza politica tra il sindaco Eduardo Paes, rieletto a ottobre e alleato del presidente Luiz Inacio Lula da Silva, e un settore del movimento evangelico di Rio guidato dal pastore e deputato centrista Otoni de Paula. Paes ha incluso il parco tematico tra i progetti prioritari del suo quarto mandato, che inizierà a gennaio. La costruzione del parco rappresenta un’iniziativa significativa che potrebbe avere un impatto importante sul panorama turistico e religioso della città.
Un’analisi antropologica
Rodrigo Toniol, docente di antropologia presso l’Università federale di Rio de Janeiro, ha commentato il progetto con queste parole: “È interessante notare che nella città del Cristo Redentore verrà realizzato un progetto ambizioso volto al turismo evangelico di massa.” Il progetto ‘Terra Prometida’ solleva interessanti questioni antropologiche e sociologiche, in particolare riguardo all’influenza del movimento evangelico sulla società brasiliana e al suo ruolo nel turismo.
Un’opportunità o un rischio?
La costruzione di ‘Terra Prometida’ rappresenta un’opportunità per il turismo e l’economia di Rio de Janeiro, ma solleva anche alcune questioni. Da un lato, il parco potrebbe attirare un numero significativo di turisti evangelici, contribuendo alla crescita economica della città. Dall’altro, è importante valutare l’impatto sociale e culturale del progetto, assicurandosi che sia in linea con i valori della città e che non si traduca in una forma di proselitismo o discriminazione.