Le maratone notturne mettono a dura prova i tennisti
Il Roland Garros sta vivendo un’ondata di critiche da parte dei tennisti riguardo agli orari di gioco che si spingono fino a tarda notte. Dopo la maratona di Musetti-Djokovic terminata alle 3 del mattino, è la stessa numero 1 al mondo, Iga Swiatek, a rimarcare il problema. “Non so quanti tifosi si possano fermare fino a quelle ore”, ha detto la polacca, dopo aver sconfitto la russa Potapova con un doppio 6-0. “Non dipende da noi e dobbiamo accettare quello che accade, ma non è semplice da gestire. Nole? Immagino si farà trovare pronto per il prossimo match, con tutta l’esperienza che ha sa come gestirsi anche in questi casi” ha aggiunto.
Anche Coco Gauff, che ha eliminato l’azzurra Elisabetta Cocciaretto per raggiungere i quarti di finale, si è unita al coro di lamentele. “Finire di giocare alle 3 significa andare a dormire alle 7-8 del mattino – ha detto la giovane americana -. Questo non è sano. Capisco che per gli organizzatori è complicato gestire casi come questo, dove ci sono due campi coperti e il pubblico ha pagato il biglietto per una certa sessione. Ma credo si dovrebbero mettere dei limiti più severi sull’orario massimo di inizio dei match.”
La necessità di un dialogo tra giocatori e organizzazione
Gauff ha sottolineato la necessità di un dialogo più aperto tra giocatori e organizzazione del torneo. “Credo, in generale, che i giocatori dovrebbero essere maggiormente ascoltati, perché alla fine il prodotto siamo noi”, ha detto. “Ci sono tornei che ascoltano di più, altri che lo fanno meno. Poi c’è la realtà oltre il tennis e allora bisogna trovare un equilibrio. So da dove vengo e so che può essere antipatico ascoltare le lamentele di giocatori che fanno sport guadagnando così tanti soldi, quando tante persone lavorano in condizioni molto peggiori e faticano ad arrivare a fine mese. Diciamo che se abbiamo lamentele in merito alla gestione del circuito, sarebbe meglio tenerle private.”
Un problema da affrontare con equilibrio
Le lamentele dei tennisti riguardo agli orari di gioco notturni al Roland Garros sollevano un problema complesso. Da un lato, è comprensibile la preoccupazione dei giocatori per la propria salute e performance, soprattutto dopo match che si protraggono fino a tarda notte. Dall’altro, l’organizzazione del torneo deve anche considerare le esigenze del pubblico che ha pagato per assistere agli incontri. Trovare un equilibrio tra queste esigenze è fondamentale per garantire un’esperienza positiva a tutti gli attori coinvolti.