Il ritorno di Pulsatilla alla narrativa
Dopo un periodo di assenza dalla scena letteraria, Pulsatilla, nome d’arte di Valeria di Napoli, è tornata alla narrativa con il romanzo “Il campo è aperto”, pubblicato da Baldini+Castoldi nella collana I lemuri. L’autrice, classe ’81, è nota per il suo bestseller “La ballata delle prugne secche” (2006) e per la sua esperienza come sceneggiatrice, avendo collaborato a film di successo come “Maschi Contro Femmine” e “Femmine Contro Maschi” (2010). In “Il campo è aperto”, Pulsatilla si concentra su temi universali come l’amore, la malattia e le dinamiche familiari, offrendo un ritratto introspettivo e personale della protagonista.
Un viaggio introspettivo
Il romanzo racconta la storia di una donna che si confronta con le sfide della vita, tra cui la malattia e le relazioni familiari complesse. Il sito della casa editrice descrive l’opera come “dalla forza quieta ma erosiva: una sequenza di scatti tersi e precisi di una creatura che cade e inciampa e ricomincia a correre, lasciando luccicare le ferite, ed esplodere la pace”. La protagonista, con uno stile diretto e senza filtri, affronta i suoi demoni interiori, rivelando le ferite del passato e la sua ricerca di una pace interiore. L’autrice, che ha da tempo intrapreso un percorso orientato alla ricerca spirituale e allo studio delle culture di pace, infonde nel romanzo la sua esperienza personale, rendendo la narrazione autentica e coinvolgente.
Un’opera che tocca le corde del cuore
“Il campo è aperto” è un romanzo che si distingue per la sua capacità di toccare le corde del cuore del lettore. La protagonista, con la sua fragilità e la sua forza, diventa un punto di riferimento per chi ha vissuto esperienze simili. L’autrice, con la sua scrittura personale e diretta, riesce a catturare l’attenzione del lettore, creando un’atmosfera intima e coinvolgente. Il libro si presenta come un viaggio introspettivo che invita il lettore a riflettere su temi universali come l’amore, la malattia e le relazioni familiari.
Un ritorno atteso
Il ritorno di Pulsatilla alla narrativa è un evento degno di nota. La sua esperienza come scrittrice e sceneggiatrice, unita alla sua ricerca spirituale e allo studio delle culture di pace, si fondono in “Il campo è aperto” per creare un’opera profonda e coinvolgente. Il romanzo si presenta come un’occasione per riscoprire l’autrice e la sua capacità di raccontare storie che toccano il cuore e la mente.