La Repubblica si celebra tra polemiche
Il 2 giugno, giorno della Festa della Repubblica Italiana, si è celebrato il 78esimo anniversario della nascita della Repubblica, ma le celebrazioni sono state caratterizzate da una profonda divisione politica. La premier Giorgia Meloni, con un post sui social, ha ringraziato "chi, anche sacrificando la propria vita, ha reso l’Italia la nazione che è", mentre il presidente Sergio Mattarella, in un messaggio al Capo di Stato Maggiore della Difesa, ha celebrato "i valori di una Costituzione lungimirante e saggia, frutto della straordinaria rinascita che prese le mosse dalla lotta di Liberazione".
Le parole del presidente Mattarella, che aveva già definito la Costituzione "la Carta del futuro", hanno riacceso il dibattito sulla Carta e sull’opportunità di modificarla, in piena campagna elettorale. Al centro della disputa c’è lo scontro tra il centrodestra, che punta a riforme, e il centrosinistra, che si oppone.
Il Pd scende in piazza contro le riforme del centrodestra
Il Partito Democratico (Pd) ha scelto il 2 giugno per scendere in piazza a Roma, organizzando una manifestazione contro le riforme del centrodestra, dal Premierato all’Autonomia differenziata. La scelta della data ha suscitato l’ira della maggioranza, con la ministra per le Riforme Maria Elisabetta Casellati che ha definito "orribile" la manifestazione in una giornata simbolo di un’Italia unita.
Il centrodestra ha definito la manifestazione "uno schiaffo alla Repubblica", con accuse di "scelta eversiva" e "offesa alla democrazia e al capo dello Stato" da parte di esponenti di Forza Italia e Fratelli d’Italia. La segretaria del Pd Elly Schlein ha ribadito che la manifestazione era "per" la Repubblica, sottolineando la contrarietà del partito alla riforma del Premierato e all’Autonomia differenziata, che considera "pericolose" e "divisive".
Il dibattito si estende ai territori
Il dibattito sull’unità della Repubblica e sulle riforme del governo si è esteso anche ai territori. Il sindaco di Milano Beppe Sala ha dichiarato la sua contrarietà al Premierato, mentre il governatore Vincenzo De Luca ha criticato le "iniziative che vogliono creare cittadini e territori di serie a e di serie b".
Anche il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha espresso la sua preoccupazione per la divisione del Paese, lanciando un appello a difendere "l’Italia unita da chi oggi vuole dividerla". Dall’Alleanza Verdi e Sinistra, il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni ha espresso gratitudine al presidente della Repubblica per le sue parole, sottolineando l’importanza della Resistenza per la libertà e la democrazia. Angelo Bonelli di Europa Verde ha ribadito l’impegno a difendere la Costituzione dalla destra, mentre la capogruppo alla Camera Luana Zanella ha espresso la sua contrarietà alle "controriforme" del governo Meloni.
Un 2 giugno diviso
Le celebrazioni per il 78esimo anniversario della Repubblica Italiana hanno evidenziato una profonda divisione politica nel Paese. La scelta del Pd di scendere in piazza a Roma contro le riforme del centrodestra, in una data così simbolica, ha innescato un acceso dibattito sull’unità nazionale e sulla Costituzione. Le parole del presidente Mattarella, che ha ribadito il ruolo decisivo della Resistenza e la lungimiranza della Carta, hanno acuito lo scontro tra gli opposti schieramenti. È un segnale preoccupante, che rischia di alimentare ulteriormente le tensioni politiche e di minare la coesione sociale.