Attacco mortale contro giornalisti e civili
Fonti sanitarie palestinesi, collegate ad Hamas, hanno denunciato la morte di almeno 10 persone, tra cui cinque giornalisti, a seguito di bombardamenti israeliani avvenuti nella notte sulla Striscia di Gaza. I media locali riportano che i reporter del canale palestinese Al-Quds Today, vicino alla Jihad islamica, hanno perso la vita quando il loro veicolo è stato colpito in prossimità dell’ospedale Al-Awda.
Il tragico incidente ha coinvolto anche un’altra casa nel quartiere Zeitun di Gaza City, dove cinque persone sono state uccise e 20 ferite in un altro attacco.
I cinque giornalisti, uccisi in un raid israeliano su Nuseirat, si trovavano a bordo di un furgone parcheggiato che è stato preso di mira nell’attacco. “Sono morti mentre svolgevano il loro dovere giornalistico e umanitario”, ha dichiarato Al-Quds Tv.
La versione israeliana
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno invece affermato di avere attaccato un “veicolo” con a bordo “una cellula terroristica della Jihad islamica”. Le Idf hanno aggiunto che prima dell’attacco sono state adottate “numerose misure per mitigare il rischio di danneggiare i civili”.
Le dichiarazioni israeliane sono state rilasciate dopo che fonti palestinesi hanno segnalato la morte dei cinque giornalisti in prossimità dell’ospedale Al-Awda di Nuseirat. I media israeliani hanno riportato che le Idf hanno definito l’obiettivo dell’attacco come un “veicolo” con a bordo una “cellula terroristica della Jihad islamica”.
La tragedia del conflitto
La notizia di queste morti è un’ulteriore tragedia in un conflitto che continua a mietere vittime innocenti. La perdita di vite umane, soprattutto di giornalisti che svolgono un ruolo cruciale nell’informare il pubblico, è un evento deplorevole. È fondamentale che tutte le parti coinvolte si adoperino per proteggere i civili e garantire la sicurezza dei giornalisti, che svolgono un servizio essenziale nell’ambito del diritto internazionale e della libertà di stampa.