Le radici del successo evolutivo dell’uomo negli scimpanzè
Un nuovo studio, guidato dall’Università di Oxford e pubblicato sulla rivista PeerJ, ha svelato un aspetto affascinante dell’intelligenza degli scimpanzè, i nostri parenti viventi più prossimi. L’analisi di decenni di riprese video che documentano il comportamento di scimpanzè selvatici di Bossou, in Guinea, ha rivelato che questi primati possiedono abilità chiave che si ritenevano uniche degli esseri umani, abilità che potrebbero essere alla base del linguaggio e della cultura tecnologica.
Lo studio si è concentrato sull’osservazione di come gli scimpanzè rompono noci utilizzando martelli e pietre come incudine. I risultati hanno dimostrato che questi primati non solo sono in grado di utilizzare strumenti, ma anche di pianificare una sequenza di azioni e di adattarsi alle diverse situazioni. Questa capacità, secondo i ricercatori, potrebbe essere alla base del successo evolutivo dell’uomo.
Un’abilità non universale
È importante sottolineare che le abilità osservate negli scimpanzè di Bossou non sono universali. Ciò suggerisce che, a differenza degli esseri umani, questi primati non hanno sviluppato un’abilità generalizzata per la pianificazione e l’uso di strumenti. Questo aspetto è fondamentale per comprendere l’evoluzione del comportamento umano.
Anche compiti relativamente semplici, come preparare una tazza di tè, richiedono una serie di azioni in un ordine preciso. L’abilità di organizzare in modo flessibile queste azioni in sequenze è stata probabilmente la chiave del successo globale dell’uomo. La scoperta che gli scimpanzè possiedono questa capacità, seppur in modo non universale, apre nuove prospettive sull’evoluzione del comportamento umano.
L’eredità evolutiva
I ricercatori, guidati da Elliot Howard-Spink, attualmente all’Istituto tedesco Max Planck del comportamento animale, hanno concluso che la capacità di organizzare in modo flessibile le azioni in sequenze che comprendono l’utilizzo degli strumenti è probabilmente alla base del successo evolutivo dell’uomo. I risultati dello studio suggeriscono che gli aspetti fondamentali del comportamento umano potrebbero essersi evoluti prima dell’ultimo antenato comune a esseri umani e scimpanzé, e potrebbero poi essere stati ulteriormente elaborati durante la successiva evoluzione degli ominidi.
Questa scoperta ha implicazioni importanti per la comprensione dell’evoluzione umana. Se le abilità chiave per il successo evolutivo dell’uomo sono presenti anche negli scimpanzè, significa che queste abilità si sono evolute milioni di anni fa, prima che gli esseri umani si separassero dalle scimmie. Questo apre nuove prospettive per la ricerca sull’evoluzione del comportamento umano e sulle origini del linguaggio e della cultura tecnologica.
Un’eredità comune
Questa scoperta ci ricorda che la nostra storia evolutiva è profondamente intrecciata con quella degli altri primati. Le abilità che ci distinguono come specie, come la capacità di pianificare e di utilizzare strumenti, potrebbero avere radici molto più antiche di quanto si pensasse. Questo apre la strada a nuove riflessioni sul nostro posto nel mondo e sulla nostra responsabilità di proteggere la biodiversità del nostro pianeta.