Una vita dedicata alla cultura orientale
Lia Iovenitti, 51 anni, originaria di Tempera (L’Aquila), ha sempre avuto una passione per l’Oriente. La sua avventura in Corea del Sud è iniziata con una borsa di studio e si è consolidata con l’amore per un uomo coreano, che è diventato il padre dei suoi figli. In Corea, Lia ha trovato un senso di comunità e generosità che le ricorda la sua terra d’origine, pur sentendo la mancanza della convivialità italiana.
La sua carriera è stata un percorso di scelte coraggiose: dopo la laurea in lingue e letterature orientali e un periodo come interprete all’ambasciata italiana a Seul, ha lasciato il posto fisso per dedicarsi all’import-export. Ma il suo vero sogno era quello di diventare traduttrice, e dopo anni di rifiuti dalle case editrici, è finalmente riuscita a realizzare il suo desiderio.
In sei anni, Lia ha tradotto 12 libri, tra cui “L’Ora di Greco” e “Non dico addio” di Han Kang, premio Nobel per la Letteratura. Il suo lavoro è stato riconosciuto sia in Corea, dove è stata premiata come “migliore traduttrice” del 2023, sia in Italia, dove ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della “Stella d’Italia” e il premio “La Lettura” del Corriere della Sera per la migliore traduzione 2024.
“Quello che faccio – spiega Lia – è il lavoro più bello del mondo: quando mi siedo a tradurre per me è come meditare, scompare tutto e io vivo proprio in quel mezzo in cui le due culture si incontrano e mi sento utile; sento che è la cosa per la quale sono nata.”
L’eredità familiare e la forza di volontà
La Iovenitti è una donna che ha sempre creduto nella forza della propria volontà e nella libertà di scelta. La sua famiglia le ha sempre dato il supporto necessario per inseguire i suoi sogni, fornendole la sicurezza di avere un porto sicuro a cui tornare.
Da suo padre, ha imparato a non avere paura di lasciare la sicurezza per la libertà, una lezione che ha applicato in ogni scelta della sua vita. Questa forza di volontà le ha permesso di superare gli ostacoli e di raggiungere i suoi obiettivi, diventando un esempio di donna che ha saputo realizzare i suoi sogni e lasciare un segno nel mondo della cultura.
Un ponte tra culture
La storia di Lia Iovenitti è una testimonianza di come la passione e la dedizione possano portare a risultati straordinari. La sua capacità di tradurre non solo le parole, ma anche le culture, ha permesso di avvicinare il pubblico italiano alla letteratura coreana. La sua esperienza rappresenta un esempio di come la cultura possa essere un ponte tra popoli e un mezzo per costruire un mondo più aperto e inclusivo.