Un incontro di preghiera per la pace del Venezuela
Il presidente Nicolás Maduro ha riunito nel palazzo presidenziale di Miraflores i massimi esponenti del suo governo e del suo partito, il Psuv, per una celebrazione di preghiera durata diverse ore, trasmessa dalla televisione di stato Venezolana de Televisión. L’evento, intitolato “Ritrovo cristiano di preghiera di ringraziamento e per la pace del Venezuela”, ha visto la partecipazione di religiosi e religiose evangeliche provenienti da diverse parti del Venezuela. Al fianco di Maduro, la moglie, la “prima combattente” Cilia Flores.
Maduro: “Sono un uomo di preghiera”
Durante la celebrazione, Maduro ha sottolineato la sua fede, dichiarandosi “un uomo di preghiera”. Ha definito il 2024 “l’anno della vittoria del popolo di Dio del Venezuela, della giustizia, dell’uguaglianza e dell’amore”, e ha espresso la sua ammirazione per le chiese evangeliche, che gli hanno consegnato un “Progetto di formazione in principi cristiani” destinato a centri educativi, sanitari e penitenziari.
Un’alleanza strategica
Le parole di Maduro confermano la stretta alleanza tra il governo venezuelano e i movimenti evangelici, un legame che si consolida in un contesto di crescente instabilità politica ed economica nel Paese. La presenza di un “Progetto di formazione in principi cristiani” suggerisce un’intenzione di rafforzare l’influenza delle chiese evangeliche in diversi ambiti della società venezuelana.
Le implicazioni dell’alleanza con le chiese evangeliche
L’alleanza tra Maduro e le chiese evangeliche è un fenomeno degno di nota, che solleva questioni di natura politica e sociale. Il presidente venezuelano sembra voler sfruttare il potere crescente delle chiese evangeliche per consolidare il suo potere e la sua legittimità, in un contesto di crescente instabilità politica e di sfiducia da parte della popolazione. La crescente influenza delle chiese evangeliche in politica potrebbe avere conseguenze significative sulla società venezuelana, influenzando il dibattito pubblico e le decisioni politiche.