Aggressione omofobica a Milano
Un infermiere di 45 anni, Ivano Cipollaro, è stato aggredito a Milano mentre camminava con il suo compagno Alfredo in via Santa Rita da Cascia, nel quartiere della Barona. L’aggressione, avvenuta nella notte tra sabato e domenica, è stata denunciata sui social da Luca Paladini, consigliere regionale lombardo del Patto Civico e amico della coppia.
Secondo il racconto di Paladini, un gruppo di cinque ragazzi italiani ha iniziato ad apostrofare la coppia con frasi omofobe come “Ma veramente lo fate?”, “Fate schifo”, “Froci di merda”, “Siete contro Dio e la natura”.
Ivano, che ha subito un pugno in testa durante l’aggressione, è stato ricoverato all’ospedale San Paolo con un’infiammazione e un aumento della pressione arteriosa. È stato dimesso poche ore dopo l’aggressione.
La denuncia di Luca Paladini
Luca Paladini ha espresso la sua indignazione per l’accaduto sui social, sottolineando il clima di violenza e discriminazione che si respira nei confronti della comunità Lgbt. “Spesso, spessissimo, lo leggi sui giornali, questa volta è capitato a un amico”, ha scritto Paladini, denunciando un clima di intolleranza che “qualcuno alimenta quotidianamente”.
Paladini ha annunciato che Ivano sporgerà denuncia contro ignoti. “A noi spetta denunciare un clima sempre più violento e discriminatorio nei confronti di persone della comunità Lgbt”, ha concluso Paladini.
Un clima di intolleranza crescente
L’aggressione omofobica subita da Ivano Cipollaro è un triste esempio di un fenomeno sempre più diffuso: la violenza e la discriminazione nei confronti della comunità Lgbt. È importante non sottovalutare questi episodi, che spesso vengono minimizzati o ignorati. La denuncia pubblica di Luca Paladini e la decisione di Ivano di sporgere denuncia sono un passo importante per combattere l’intolleranza e la violenza e per garantire la sicurezza di tutti i cittadini, indipendentemente dal loro orientamento sessuale.