Il gas naturale torna sui livelli di dicembre
Il prezzo del gas naturale sulla piazza Ttf di Amsterdam ha registrato un’impennata a metà seduta, con i contratti future sul mese di gennaio in aumento del 2,58% a 45,27 euro al MWh. Questo rialzo ha riportato le quotazioni sui livelli dello scorso 9 dicembre. La spinta al rialzo è dovuta principalmente alle tensioni sul transito del gas russo verso l’Europa centrale.
L’accordo tra Russia e Ucraina in scadenza
L’accordo tra Russia e Ucraina sul transito del gas verso l’Europa centrale è in scadenza il prossimo 31 dicembre. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato il 19 dicembre scorso che non avrebbe rinnovato l’accordo, sollevando timori di un possibile blocco delle forniture. La situazione è stata ulteriormente aggravata dalle dichiarazioni di Zelensky, che ha accusato la Russia di voler utilizzare il gas come arma politica.
Sforzi per evitare il blocco del transito
Nonostante le tensioni, sono stati fatti diversi sforzi per evitare il blocco del transito del gas russo. Il primo ministro slovacco Robert Fico si è recato a Mosca per discutere la questione con il presidente russo Vladimir Putin. Dall’incontro è emersa la disponibilità di Mosca a proseguire con le forniture, ma le incertezze rimangono.
Le implicazioni per l’Europa
La situazione è delicata e le sue implicazioni per l’Europa sono significative. Un blocco del transito del gas russo avrebbe un impatto importante sulla sicurezza energetica dell’Europa, soprattutto in un momento di crisi energetica. La dipendenza dell’Europa dal gas russo è ancora significativa, e la ricerca di alternative non è semplice. La situazione mette in evidenza la necessità di diversificare le fonti di energia e di rafforzare la sicurezza energetica dell’Europa.