Un nuovo capolavoro per i Musei Reali di Torino
Le collezioni dei Musei Reali di Torino si arricchiscono di un nuovo e prezioso tassello: “A Babilonia (Semiramide)”, un’opera realizzata intorno al 1905 dall’artista piemontese Cesare Saccaggi (Tortona, 1868-1934). Il dipinto, acquisito dal ministero della Cultura per i Musei Reali esercitando il diritto di prelazione, sarà esposto al pubblico nel Salone delle Guardie svizzere di Palazzo Reale fino al 21 gennaio 2025. Successivamente, l’opera troverà la sua collocazione definitiva al terzo piano della Galleria Sabauda, arricchendo il nucleo di opere del primo Novecento e dialogando con la collezione di ceramiche artistiche Lenci.
Cesare Saccaggi, insieme a Giuseppe Pellizza da Volpedo, è annoverato tra i maggiori esponenti della cosiddetta “Scuola di Tortona”. La sua formazione artistica lo ha portato a Parigi tra il 1900 e il 1905, dove ha esposto ripetutamente ai Salons ed è stato presente all’Esposizione Internazionale Universale del 1900, ricevendo una prestigiosa medaglia di bronzo. In Francia, Saccaggi ha realizzato affiche, illustrazioni per calendari e ha collaborato con la Maison Goupil, aprendosi alle novità del Liberty. Durante la prima guerra mondiale, si è dedicato alla produzione di cartoline illustrate.
L’acquisizione di “A Babilonia (Semiramide)” è un’importante testimonianza del legame che Cesare Saccaggi ha saputo consolidare con la sua regione, anche grazie alla fortuna e all’apprezzamento della committenza borghese e di Casa Savoia. Un altro lavoro del pittore piemontese, raffigurante Jone, la giovane protagonista del romanzo “Gli ultimi giorni di Pompei”, è infatti conservato nelle collezioni di Palazzo Reale.
La leggendaria Semiramide, un’icona di seduzione e potere
Nel dipinto di Saccaggi, la leggendaria regina assira Semiramide, fondatrice di Babilonia, è rappresentata come una seduttrice forte e voluttuosa, richiamando le celebri donne della società di inizio Novecento. Il suo sguardo, carico di sensualità e mistero, richiama figure iconiche come le attrici Sarah Bernhardt ed Eleonora Duse, o l’eccentrica marchesa Luisa Casati, che, come la regina, era solita accompagnarsi con un leopardo al guinzaglio.
“A Babilonia (Semiramide)” si presenta come un’opera ricca di simbolismi e suggestioni, che invita lo spettatore a immergersi nella storia e nella leggenda della regina assira. L’opera di Saccaggi rappresenta un importante tassello nella storia dell’arte piemontese del primo Novecento, un periodo caratterizzato da una vivace sperimentazione artistica e da un rinnovato interesse per il passato.
Un’opera che celebra la bellezza e la forza femminile
“A Babilonia (Semiramide)” di Cesare Saccaggi è un’opera che celebra la bellezza e la forza femminile, incarnate nella figura di una regina leggendaria. Il dipinto si inserisce in un contesto storico e artistico ricco di suggestioni, che vede la donna protagonista di un processo di emancipazione e di affermazione sociale. L’opera di Saccaggi, con la sua rappresentazione di una donna potente e seducente, contribuisce a dare voce a questo cambiamento culturale, che ha visto la donna assumere un ruolo sempre più importante nella società.