La Stradale esclusa dal Calendario 2025
L’Associazione sostenitori della Polizia stradale (Asaps) ha espresso forte preoccupazione per l’assenza della Polizia Stradale dal Calendario della Polizia di Stato 2025. Secondo il presidente dell’Asaps, Giordano Biserni, la scelta di escludere la Specialità dal Calendario è stata definita “infelice” e ha suscitato “sconcerto e amarezza” tra gli appartenenti alla Stradale.
Biserni ha sottolineato che la Polizia Stradale, con i suoi 77 anni di storia, ha svolto un ruolo fondamentale nella sicurezza stradale del Paese. La sua esclusione dal Calendario, secondo il presidente dell’Asaps, è un segno di “disprezzo” per il lavoro e il sacrificio di tanti uomini e donne che hanno dedicato la loro vita alla sicurezza stradale.
Un’offesa alla memoria dei caduti
Biserni ha ricordato che la Polizia Stradale ha subito il maggior numero di caduti in servizio tra tutte le Specialità della Polizia di Stato. Il 10% dell’organico ha corrisposto al 45% dei morti in servizio. La decisione di escludere la Stradale dal Calendario, secondo Biserni, è un’offesa alla memoria di questi uomini e donne che hanno sacrificato la loro vita per il dovere.
Tra i nomi citati da Biserni ci sono Luigi D’Andrea e Renato Barborini, uccisi dalla Banda Vallanzasca, Stefano Biondi, Stefano Villa, Sabrina Pagliarani e Ilaria Maria Leandri, Pierluigi Giovagnoli, Luca Benincasa, e tante altre decine di agenti della Stradale morti nell’adempimento del dovere. Tutti loro hanno ricevuto la Medaglia d’Oro al Valor Civile (alla memoria).
Biserni ha espresso la sua indignazione per il fatto che il Calendario della Polizia di Stato non dedichi una pagina alla Specialità, riservando invece spazi ad altre immagini, in alcuni casi “discutibili”.
Il futuro della Polizia Stradale
Biserni ha espresso preoccupazione per il futuro della Polizia Stradale, sottolineando che la sua presenza sulle strade è già in calo. La sua esclusione dal Calendario, secondo il presidente dell’Asaps, è un segno di “disprezzo” per il lavoro e il sacrificio di tanti uomini e donne che hanno dedicato la loro vita alla sicurezza stradale.
Biserni ha concluso il suo intervento sottolineando che la Polizia Stradale è ancora ben vista e apprezzata dai cittadini. La sua esclusione dal Calendario della Polizia di Stato è una scelta infelice e un’offesa alla memoria dei caduti e al glorioso passato della Specialità.
Un segnale preoccupante
L’esclusione della Polizia Stradale dal Calendario della Polizia di Stato è un segnale preoccupante. Non solo perché offende la memoria dei caduti e il glorioso passato della Specialità, ma anche perché potrebbe essere un indicatore di una scarsa attenzione per la sicurezza stradale da parte del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. La Polizia Stradale svolge un ruolo fondamentale nella sicurezza delle strade italiane e la sua presenza è fondamentale per garantire la sicurezza di tutti. La sua esclusione dal Calendario potrebbe essere interpretata come un segno di disprezzo per il lavoro e il sacrificio di tanti uomini e donne che hanno dedicato la loro vita alla sicurezza stradale.