La minaccia russa e la necessità di una difesa europea più forte
A 50 chilometri dal confine con la Russia, Giorgia Meloni ha incontrato i leader di Svezia e Finlandia a Saariselka, nel cuore della Lapponia finlandese, per discutere di difesa europea. La premier italiana ha definito la Russia una minaccia “diretta” e “ben più grande di quanto si immagina”, sottolineando la necessità di aumentare le spese militari per rafforzare la difesa comune.
Meloni ha evidenziato la necessità di trovare soluzioni sostenibili per aumentare le spese per la difesa senza gravare sui conti pubblici. A tal fine, ha proposto una maggiore collaborazione tra i Paesi europei, in particolare con Svezia e Finlandia, che si trovano in prima linea rispetto alla minaccia russa.
La sfida delle richieste di Trump e la necessità di “pensare fuori dagli schemi”
Il vertice a Saariselka si è svolto all’ombra delle intenzioni di Donald Trump di chiedere un aumento del contributo all’Alleanza Atlantica al 5%. Meloni ha definito queste richieste come “fake news” e “rumors”, sottolineando che l’obiettivo del 2% del Pil per la Nato è ormai “storia” e che i Paesi Ue si trovano a dover fare i conti con un “quadro di regole di bilancio” che non permette grandi margini.
La premier italiana ha quindi proposto di “pensare fuori dagli schemi”, di trovare “strumenti” nuovi per “mettere sul tavolo” e di trovare un punto d’incontro tra i diversi punti di vista. Meloni ha sottolineato la necessità di “fare di più” per la difesa comune, ma ha anche evidenziato l’incertezza sulla reale volontà di Trump, invitando i Paesi europei a non aspettare gli Stati Uniti, ma a “fare di più per noi stessi”.
La posizione di Meloni sulla Russia e sui migranti
Meloni ha espresso parole particolarmente dure contro la Russia di Vladimir Putin, definendo la Russia una minaccia per la sicurezza europea. La premier ha sottolineato la necessità di “difendere i confini esterni” e di non permettere alla Russia o alle organizzazioni criminali di “minare la nostra sicurezza”.
Meloni ha anche toccato il tema dei migranti, definendo la “militarizzazione della migrazione” una “preoccupazione crescente”. La premier ha annunciato un vertice per fare il punto sui centri in Albania e ha visitato la base aerea di Šiauliai, in Lituania, per portare “gli auguri e la riconoscenza” dell’Italia ai contingenti di stanza all’estero.
La sfida della difesa europea
La posizione di Meloni a Saariselka rappresenta un passo importante nel dibattito sulla difesa europea. La premier ha dimostrato una chiara consapevolezza della minaccia russa e della necessità di rafforzare la difesa comune. Tuttavia, la sfida principale resta quella di trovare soluzioni sostenibili per aumentare le spese militari senza gravare sui conti pubblici. La proposta di Meloni di una maggiore collaborazione tra i Paesi europei, in particolare con Svezia e Finlandia, potrebbe essere un punto di partenza per un nuovo approccio alla difesa europea.