L’ombra di Trump sulla scienza americana
L’analisi di Nature si concentra sull’impatto che il possibile ritorno di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti potrebbe avere sulla ricerca scientifica. Si temono decisioni che potrebbero riportare indietro l’orologio, come la revoca degli Accordi di Parigi sul clima o la nomina di figure scettiche nei confronti della scienza, come Robert Kennedy Jr. come segretario alla Salute. Anche la nomina di Elon Musk a capo del Dipartimento per l’efficienza governativa potrebbe avere un impatto significativo sul budget e sulla forza lavoro delle agenzie di ricerca scientifica.
Lo spazio come protagonista
Il 2025 sarà un anno ricco di missioni spaziali. Due lander privati, Venture Moon e il lander di Intuitive Machines, si dirigeranno verso la Luna, con l’obiettivo di esplorare il nostro satellite naturale. Due missioni studieranno il vento solare: Smile, una collaborazione tra l’Agenzia Spaziale Europea e l’Accademia Cinese delle Scienze, e Punch della Nasa. La Nasa lancerà anche Spherex, una missione che produrrà una mappa del cielo in 102 colori, raccogliendo dati su centinaia di milioni di galassie e stelle. L’osservazione della Terra sarà affidata ai satelliti Biomass dell’Esa e Nisar, un progetto congiunto tra la Nasa e l’agenzia spaziale indiana (Isro), che mapperanno la superficie terrestre e le foreste.
L’avanzata dei chip cerebrali
Nel campo della biotecnologia, il 2025 potrebbe essere l’anno di importanti progressi nell’interfacciamento cervello-computer. La Cina sta sviluppando nuovi chip cerebrali che potrebbero competere con Neuralink di Elon Musk. Una di queste tecnologie, con otto elettrodi posizionati sulla corteccia cerebrale, è progettata per ripristinare il movimento delle mani in persone con lesioni del midollo spinale e ha già dimostrato la sua efficacia.
Nuove frontiere della fisica e della medicina
Dopo oltre dieci anni di costruzione, l’European Spallation Source in Svezia, il nuovo acceleratore di particelle europeo, entrerà in funzione. Questo potente strumento, che conterrà anche molta tecnologia italiana, sarà la sorgente di neutroni più potente al mondo e si prevede che contribuirà alla scoperta di nuovi materiali. Entro l’anno dovrebbe concludersi anche lo studio di fattibilità del Future Circular Collider, il successore di Lhc al Cern di Ginevra. Nel campo della medicina, dopo il successo del farmaco anti-obesità semaglutide, sono in fase avanzata tre sperimentazioni di nuove molecole per il trattamento dell’obesità e si guarda con interesse all’arrivo di nuove molecole per il trattamento del dolore cronico.
Sfide globali: pandemie e clima
Il 2025 sarà anche un anno cruciale per affrontare sfide globali. Le discussioni per il Trattato globale per la preparazione alle pandemie, che non hanno rispettato la scadenza di giugno 2024, dovranno riprendere. La conferenza sul clima COP30, in Brasile, dovrà finalizzare le decisioni sui finanziamenti ai paesi in via di sviluppo, e sono in corso i negoziati per un trattato sulla plastica, che stabilisca un quadro internazionale di regole vincolanti.
Un anno di scelte cruciali
Il 2025 si presenta come un anno di scelte cruciali per il futuro della scienza e del pianeta. La leadership americana, con il possibile ritorno di Trump, sarà un fattore determinante per l’impegno globale sulla ricerca scientifica e la lotta al cambiamento climatico. Il progresso tecnologico, con l’avanzata dei chip cerebrali e le nuove missioni spaziali, apre nuove frontiere per l’umanità, ma richiede un’attenta riflessione sull’etica e sulle implicazioni sociali di queste innovazioni. La collaborazione internazionale sarà fondamentale per affrontare le sfide globali, come le pandemie e il cambiamento climatico, e per costruire un futuro sostenibile per tutti.