L’autopsia conferma l’incidente mortale
L’autopsia condotta dal medico legale Roberto Demontis sui corpi di Matthias Steri e Giacomo Desogus, entrambi morti domenica pomeriggio durante una battuta di caccia a Quartu Sant’Elena, ha confermato la prima ipotesi: il colpo di fucile che ha ucciso Desogus è partito per errore dall’amico Steri. Le ferite riscontrate sulla testa di Desogus, in particolare alla nuca, confermano che è stato colpito dal fucile di Steri, il quale, in preda alla disperazione, si è poi tolto la vita con la stessa arma. L’autopsia, durata circa cinque ore, ha confermato le prime analisi dei carabinieri, che avevano già ipotizzato un incidente mortale durante la battuta di caccia.
Le indagini continuano
Non è ancora chiaro come sia avvenuto l’incidente e come il colpo sia partito accidentalmente dal fucile di Steri. L’ipotesi più accreditata è quella della tragica fatalità, un incidente mentre il fucile veniva passato di mano. Le indagini proseguono per chiarire la dinamica dell’accaduto e per escludere eventuali responsabilità. Desogus era il proprietario del fucile ed era l’unico in possesso del porto d’armi.
Un tragico incidente
La morte di due giovani amici durante una battuta di caccia è un evento tragico che lascia un profondo senso di dolore e di sgomento. È importante ricordare che la sicurezza durante le attività venatorie è fondamentale e che la prudenza è sempre necessaria per evitare incidenti simili. La perdita di due giovani vite è una ferita profonda per la comunità di Quartu Sant’Elena e per le loro famiglie.