La Cassazione annulla la condanna
La Corte di Cassazione ha emesso una sentenza di annullamento senza rinvio, mettendo fine al procedimento giudiziario a carico di due carabinieri in servizio alla caserma di San Leo (Rimini). I militari erano stati condannati in primo e secondo grado per aver falsificato ordini di servizio al fine di ottenere la retribuzione di straordinari. La sentenza della Cassazione ha assolto i carabinieri da tutte le accuse, dichiarando nulla la sentenza di Appello che confermava la condanna di primo grado.
Il caso
I fatti risalgono al 2016. Secondo le indagini dei carabinieri di Novafeltria, i due colleghi, in pattuglia insieme, avevano falsificato una decina di ordini di servizio, facendo figurare straordinari in giorni festivi e orari notturni per la gestione del traffico veicolare in centro a San Leo e pattuglie presso obiettivi sensibili. Le accuse inizialmente avevano ipotizzato la truffa ai danni dello Stato, ma il giudice di primo grado aveva già assolto i carabinieri da questo reato perché il fatto non sussisteva. I due carabinieri, un ufficiale di 42 anni e un carabiniere di 43, erano stati condannati in primo grado a un anno e 4 mesi e un anno rispettivamente. Le cifre in gioco erano comunque esigue, con straordinari che andavano dai 14,50 a 6,10 euro lordi totali.
La difesa
I due carabinieri erano difesi dagli avvocati Torquato Tristani e Stefano Caroli. La Cassazione, con la sua sentenza, ha definitivamente chiuso il procedimento giudiziario, assolvendo i militari da tutte le accuse.
Considerazioni
La sentenza della Cassazione solleva alcune riflessioni. Innanzitutto, l’assoluzione dei carabinieri, pur in presenza di falsificazioni di ordini di servizio, dimostra la complessità del sistema giudiziario e la difficoltà di definire con certezza l’esistenza di un reato. In secondo luogo, il caso evidenzia l’importanza di un’attenta valutazione delle prove e delle circostanze specifiche di ogni caso, per evitare condanne ingiuste. Infine, la sentenza ribadisce il principio di presunzione di innocenza, che deve essere sempre garantito a tutti i cittadini.