Operazione ‘Titano’: maxi sequestro per frode fiscale
La Guardia di Finanza e la Polizia di Reggio Emilia hanno portato a termine la seconda fase dell’operazione ‘Titano’, svelando una frode fiscale di imponenti dimensioni. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia, hanno portato al sequestro di beni per un valore di circa 12 milioni di euro e all’indagine di 41 persone fisiche e 37 società.
L’indagine ha svelato un sistema di fatture false per un totale di 37 milioni di euro, con perquisizioni effettuate in diverse regioni italiane: Reggio Emilia, Parma, Modena, Trento, Verona, Torino, Monza, Milano, Brescia, Como, Bergamo, Cremona, Mantova, Livorno, Benevento e Napoli. Le società coinvolte operano in settori economici diversificati, tra cui l’edilizia, il commercio all’ingrosso di imballaggi, l’abbigliamento, il commercio di software e computer.
Un’organizzazione complessa
L’inchiesta ‘Titano’ è un’estensione dell’operazione ‘Billions’, che aveva già portato al sequestro di 6 milioni di euro e a 80 perquisizioni nel giugno scorso. Le indagini hanno evidenziato la presenza di un’organizzazione dedita alla creazione di società cartiere, con sede in provincia di Reggio Emilia, che emettevano fatture false per operazioni inesistenti per un valore complessivo di circa 62 milioni di euro.
Le società coinvolte, alcune delle quali hanno cessato la propria attività, si sono dedicate a una vasta gamma di settori, con una particolare attenzione alla zona di Milano.
Un arresto per coltivazione di marijuana
Nel corso delle perquisizioni, a Gualtieri, in provincia di Reggio Emilia, è stata scoperta una serra con 70 piante di marijuana in stato di coltivazione. Il proprietario della serra è stato arrestato in flagranza di reato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.
Un’indagine in corso
Le indagini dell’operazione ‘Titano’ sono ancora in corso. La Procura della Repubblica di Reggio Emilia, sotto la direzione del procuratore capo Calogero Gaetano Paci, continua a lavorare per smantellare completamente l’organizzazione criminale responsabile della frode fiscale.
L’impatto della frode fiscale
La scoperta di questa frode fiscale di dimensioni così importanti solleva preoccupazioni per l’integrità del sistema economico italiano. L’utilizzo di fatture false sottrae risorse allo Stato e crea un’ingiustizia nei confronti delle aziende che operano in modo legale. È fondamentale che le autorità continuino a combattere con determinazione questo tipo di crimini, per garantire un ambiente economico equo e trasparente.