Un Manifesto per un futuro sostenibile
Un gruppo di giovani attivisti, provenienti da 11 Regioni italiane, ha lanciato un Manifesto intitolato “Una cooperazione che cambia: le voci delle nuove generazioni”, promosso da Focsiv e Oxfam. Il Manifesto si apre con un messaggio forte e chiaro: “Stiamo ereditando un mondo dilaniato da conflitti, disuguaglianze, crisi climatica. È una vita che ci sentiamo dire che il futuro appartiene ai giovani, ma noi vogliamo agire ora, nel presente, per fare in modo che domani ci sia un futuro per tutti, tutte. Un futuro fondato sul dialogo, la sostenibilità, la giustizia sociale e ambientale”.
L’iniziativa, che si è conclusa con un “media stunt” a Piazza di Pietra a Roma, rappresenta un monito all’inerzia dei politici e una richiesta urgente di rilancio della cooperazione allo sviluppo come leva imprescindibile per una politica orientata alla pace, allo sviluppo sostenibile e alla giustizia sociale.
Il declino dell’aiuto pubblico allo sviluppo
Il Manifesto denuncia il declino dell’aiuto pubblico allo sviluppo, evidenziando come la Legge di Bilancio 2023 abbia ulteriormente ridotto le risorse destinate a questo settore. L’aiuto allo sviluppo nel 2023 è calato dallo 0,33% del 2022 allo 0,27% del 2023 in rapporto al reddito nazionale. Per raggiungere l’obiettivo dello 0,70%, l’Italia dovrebbe più che raddoppiare le risorse nei prossimi 5 anni.
I promotori del Manifesto sottolineano come la scarsa attenzione del Governo verso una reale politica di cooperazione allo sviluppo sia preoccupante. “Nonostante la retorica più volte sbandierata nell’ultimo anno del Piano Mattei, questa legge di bilancio certifica la scarsa attenzione del Governo verso una reale politica di cooperazione allo sviluppo: non solo non viene rafforzata, in un contesto internazionale di crescenti sfide e crisi, ma parzialmente indebolita, riducendo il peso e la credibilità della politica estera italiana nello scenario globale”, commentano Ivana Borsotto, portavoce della Campagna 070 e Presidente Focsiv, e Francesco Petrelli, portavoce di Oxfam Italia.
La richiesta di un rilancio della cooperazione
I giovani attivisti chiedono al Parlamento di riportare la cooperazione allo sviluppo al cuore della politica estera italiana e di definire un percorso progressivo ma programmato di aumento dei fondi per la cooperazione, così da poter raggiungere entro il 2030 lo 0,70% del Reddito Nazionale Lordo destinato all’Aiuto Pubblico allo Sviluppo.
Il loro appello si basa sulla convinzione che la cooperazione allo sviluppo sia un investimento fondamentale per un futuro più equo e sostenibile. La loro voce si unisce a quella di tante altre organizzazioni che da anni si battono per un rilancio della cooperazione allo sviluppo, un settore che ha un ruolo cruciale nella lotta alla povertà, alla fame, alle disuguaglianze e alla crisi climatica.
Un appello urgente per il futuro
Il Manifesto “Una cooperazione che cambia” rappresenta un appello urgente per un futuro più sostenibile e equo. I giovani attivisti hanno dimostrato una forte consapevolezza delle sfide globali e una profonda convinzione che la cooperazione allo sviluppo sia uno strumento fondamentale per affrontare queste sfide. La loro voce deve essere ascoltata e il loro appello deve essere preso sul serio. Il futuro del nostro pianeta dipende dalla nostra capacità di collaborare e di investire in un futuro più sostenibile e equo per tutti.