Elkann in Parlamento: un segnale di cambiamento
Il presidente di Stellantis, John Elkann, si presenterà in Parlamento per discutere del futuro dell’industria automobilistica in Italia. La sua presenza è stata fortemente sollecitata da forze politiche di maggioranza e opposizione, dopo l’audizione dell’ex amministratore delegato Carlos Tavares. Elkann ha comunicato la sua decisione al presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana, con il quale ha avuto “una cordiale conversazione telefonica”.
La decisione di Elkann rappresenta un segnale di cambiamento nei rapporti tra Stellantis e il governo italiano. Il gruppo ha recentemente presentato un piano di investimenti che prevede importanti novità per le fabbriche italiane, con l’introduzione di nuovi modelli elettrici e ibridi, e la conferma della produzione di alcuni modelli storici come la Panda e la 500.
Elkann interverrà presumibilmente nei primi mesi dell’anno nelle commissioni competenti, che hanno sottoposto la richiesta in merito alle evoluzioni del settore automotive in Europa e in Italia. La sua presenza in Parlamento è un segno del “nuovo corso” dei rapporti tra Stellantis e il governo, che ha portato al patto per il settore auto al Mimit.
Il piano di Stellantis per l’Italia
Il piano di Stellantis prevede investimenti per 2 miliardi di euro a partire dal 2025. A Melfi arriveranno la DS n.8 full elettrica e la Jeep Compass elettrica, mentre a Cassino verrà prodotta la nuova Alfa Stelvio, sia elettrica che ibrida. Per la Giulia bisognerà aspettare il 2026. Ad Atessa verrà prodotta la gamma large Van, anche in versione elettrica, mentre a Mirafiori verrà prodotta la 500 ibrida.
A Pomigliano, oltre alla produzione della Panda, prolungata fino al 2030, verrà prodotta anche la Hornet e il Tonale. Il piano prevede anche la crescita del brand Lancia. La Nuova Ypsilon, lanciata a febbraio, ha già superato gli 11.000 ordini, mentre la nuova Gamma sarà prodotta, in versione elettrica e ibrida, dal 2026 a Melfi. Per la Delta, prevista nel 2028, sono ancora incerti i tempi esatti dell’uscita.
Il piano di Stellantis è stato accolto positivamente dal governo italiano. Il ministro Adolfo Urso ha sottolineato che “è cambiato l’atteggiamento di Stellantis che pone l’Italia al centro del suo sviluppo internazionale”. Il ministro ha anche sottolineato la necessità di rimuovere le multe europee per le case che non raggiungono i target di vendita delle auto elettriche.
Le reazioni al piano di Stellantis
La Fiom-Cgil ha proposto un confronto a livello nazionale ed europeo per un “agreement for labour and environment”. La Fiom-Cgil ritiene che siano necessari tre fondi pubblici, coordinati tra loro, il primo di investimento nei settori strategici, il secondo per realizzare l’aggregazione delle piccole e medie imprese nelle filiere, e il terzo per dar vita ad un’agenzia di ricerca e sviluppo.
“Quello di Stellantis è un piano di ripartenza, di transizione – afferma il segretario generale Michele De Palma – che nel 2025 dovrà affrontare il tema della continuità dell’occupazione in particolare nell’indotto. La nostra mobilitazione continuerà. Elkann andrà in Parlamento ma noi chiediamo che il confronto si faccia a Palazzo Chigi”.
Stellantis ha depositato una querela per diffamazione aggravata contro il deputato della Lega Alberto Bagnai che ha ripostato integralmente un tweet contenente espressioni ingiuriose contro Elkann. La querela – sottolineano fonti aziendali – censura il comportamento di un deputato, che, nel tono e nei contenuti, offende i colleghi parlamentari e danneggia la credibilità dell’istituzione che dovrebbe rappresentare.
L’impegno di Stellantis per l’Italia
L’impegno di Stellantis per l’Italia è un segnale positivo per l’industria automobilistica italiana. Il piano di investimenti del gruppo è un’opportunità per rilanciare il settore e creare nuovi posti di lavoro. Tuttavia, è importante che il governo italiano si impegni a sostenere l’industria automobilistica e a creare un ambiente favorevole per gli investimenti. Il confronto tra Stellantis e il governo italiano sarà un’occasione importante per discutere del futuro dell’industria automobilistica italiana e per trovare soluzioni condivise per affrontare le sfide del settore.