La Francia si Batte per la Flessibilità delle Case Automobilistiche
La Francia ha portato la questione delle multe Ue per i produttori di auto che non rispettano i target di emissioni CO2 al Consiglio Ue Ambiente, sollevando dubbi sulla necessità di indebolire le case automobilistiche con sanzioni che scatteranno dal prossimo anno. Il governo francese sostiene che la traiettoria verso l’obiettivo di emissioni zero per le auto e i furgoni dal 2035, prevista dal regolamento Ue, deve essere accompagnata da misure che preservino l’attività economica e la capacità di investimento del settore automobilistico europeo.
Parigi si batte per una maggiore flessibilità per le case automobilistiche, senza mettere in discussione l’obiettivo di emissioni zero dal 2035. La ministra francese della Transizione ecologica, Agnès Pannier-Runacher, ha sottolineato che l’applicazione delle multe è controproducente e non accelera l’elettrificazione, creando un problema politico di grande portata: l’opinione pubblica percepisce gli sforzi di elettrificazione come un beneficio per altri Paesi, mentre l’Europa si fa carico dei costi.
L’Italia Chiede di Anticipare la Revisione del Regolamento
L’Italia, guidata dal rappresentante permanente aggiunto Stefano Verrecchia, si è unita al dibattito, sostenendo che l’applicazione delle multe non aiuta l’innovazione e peggiora il quadro per i produttori di veicoli. L’Italia ritiene che si debba anticipare al 2025 la revisione del regolamento sulle emissioni CO2 delle nuove auto, che dal 2035 introdurrà lo stop alle immatricolazioni di auto con motori a combustione interna.
Oltre a questo, l’Italia si batte per la neutralità tecnologica, chiedendo che tutte le tecnologie disponibili, inclusi i biocarburanti, possano contribuire alla decarbonizzazione.
Il Commissario Europeo per il Clima: Prevedibilità e Visione a Lungo Termine
Il commissario europeo per il Clima, Wopke Hoekstra, ha sottolineato l’importanza dell’automotive per l’economia europea e ha ribadito che abbassare i target di riduzione delle emissioni non aiuterebbe, anche perché l’industria stessa chiede prevedibilità e una visione a lungo termine da parte della politica.
Il commissario si è impegnato a discutere con i colleghi della Commissione i segnali ricevuti dai ministri, nel quadro del dialogo sul futuro dell’automotive e del futuro piano d’azione per l’industria automobilistica che verrà proposto a breve.
Il Presidente dell’Eurogruppo Popolare: Non Sanzionare l’Automotive
Il presidente dell’eurogruppo popolare, Manfred Weber, ha espresso la sua posizione, dichiarando che l’automotive non può essere sanzionato e che i soldi devono rimanere nel settore per finanziare l’innovazione. Weber ha sottolineato la necessità di un approccio tecnologicamente neutrale e ha chiesto che il rinvio dei target entri nel programma dei primi cento giorni della Commissione.
Una Sfida Complessa: Equilibrio tra Ambiente ed Economia
La questione delle emissioni CO2 nell’industria automobilistica è un tema complesso che richiede un approccio equilibrato. Da un lato, l’obiettivo di emissioni zero è fondamentale per la lotta ai cambiamenti climatici, ma dall’altro, è necessario garantire la sostenibilità economica del settore automotive, che rappresenta un pilastro fondamentale per l’economia europea. La Francia e l’Italia, con le loro posizioni, evidenziano la necessità di trovare un punto di equilibrio tra questi due obiettivi, con una maggiore flessibilità per i produttori e un approccio tecnologicamente neutrale che tenga conto di tutte le soluzioni disponibili, inclusi i biocarburanti.