Un Viaggio nel Tempo: La Villa Romana di Monti in Chianti
La Soprintendenza per le province di Siena, Grosseto e Arezzo ha dato il via a una nuova campagna di scavo archeologico presso il sito della villa romana nei pressi della Chiesa dell’Ascensione a Monti in Chianti, nel Comune di Gaiole in Chianti. Questo progetto ambizioso mira a far luce su una villa di grande importanza, testimone della presenza di proprietà imperiali e del ruolo centrale che l’area del Chianti rivestiva nell’economia e nella società del mondo romano.
La campagna di scavo del 2024 si concentrerà sull’area a est della Chiesa dell’Ascensione, dove le prospezioni geomagnetiche hanno individuato strutture sepolte di grande interesse. Scoperta inizialmente nella primavera del 1900 durante i lavori di risistemazione della canonica, l’area archeologica ha già restituito reperti straordinari, tra cui iscrizioni marmoree, un altare e una base di statua databili tra il I e il IV secolo d.C. Questi elementi attestano la gestione di proprietà imperiali da parte di liberti come Tiberius Claudius Glyptus e la presenza di procuratores della famiglia flavia.
Indagini condotte dall’Università di Siena tra il 2012 e il 2013 hanno individuato le strutture di una villa romana di grandi dimensioni. La villa era dotata di una pars urbana, la residenza del proprietario, decorata con marmi pregiati provenienti dalla Grecia e dalla Turchia, pavimenti a mosaico e una zona produttiva ancora in fase di studio. Il ritrovamento di frammenti ceramici, vetri e monete suggerisce che il luogo sia stato frequentato tra il II secolo a.C. e il VII secolo d.C.
Un Tesoro Nascosto: Il Potenziale del Sito Archeologico
Il sindaco di Gaiole in Chianti, Michele Pescini, ha espresso grande entusiasmo per l’avvio di questa nuova campagna di scavo, sottolineando come essa si inserisca perfettamente nel percorso di valorizzazione del patrimonio archeologico e storico del territorio. L’amministrazione comunale ha infatti investito in modo significativo nel Museo Alle Origini del Chianti, con l’obiettivo di promuovere la conoscenza del passato e di coinvolgere la comunità in questa importante scoperta.
Il Museo Alle Origini del Chianti, all’interno del neonato hub culturale Chianti Origo, ospiterà laboratori didattici dedicati al lavoro degli archeologi, offrendo ai visitatori l’opportunità di scoprire da vicino il mondo della ricerca archeologica. Nel mese di gennaio, saranno inoltre previste visite guidate allo scavo, per permettere al pubblico di osservare direttamente il lavoro degli archeologi e di apprezzare la bellezza e l’importanza del sito.
La riscoperta delle proprie radici rappresenta un valore inestimabile per i singoli cittadini e per la comunità nel suo complesso. Questo progetto di scavo archeologico promette di arricchire la conoscenza del territorio e di contribuire alla costruzione di un’identità collettiva forte e consapevole.
Un’Opportunità di Crescita e di Valorizzazione
La scoperta di questa villa romana nel Chianti rappresenta un’opportunità straordinaria per approfondire la conoscenza del passato di questa regione e per valorizzare il suo patrimonio culturale. L’impegno della Soprintendenza e del Comune di Gaiole in Chianti nel promuovere la ricerca archeologica e la divulgazione scientifica è lodevole. Il coinvolgimento della comunità attraverso visite guidate e laboratori didattici è fondamentale per creare un senso di appartenenza e di partecipazione alla scoperta del passato. La valorizzazione del patrimonio archeologico può contribuire allo sviluppo turistico e culturale del territorio, offrendo nuove opportunità di crescita economica e sociale.