Medvedev accusa la Nato di guerra ibrida
L’ex presidente russo Dmitry Medvedev ha accusato la Nato di essere coinvolta in una guerra ibrida contro la Russia, sostenendo che se il generale Igor Kirillov, ucciso in un attentato a Mosca, era un obiettivo legittimo, lo sono anche tutti i funzionari Nato che hanno preso la decisione sull’assistenza militare all’Ucraina. In un post sul suo canale Telegram, Medvedev ha criticato il Times per avere definito un atto di difesa legittimo l’uccisione di Kirillov, e ha affermato che la Nato sta partecipando ad una “guerra ibrida o convenzionale” contro la Russia.
L’omicidio di Kirillov: un obiettivo legittimo?
L’omicidio del generale russo è stato definito obiettivo legittimo anche dall’Ucraina. La vicenda ha sollevato interrogativi sulla legittimità degli obiettivi militari in un conflitto in corso e ha riacceso il dibattito sulle responsabilità delle potenze straniere coinvolte nel conflitto.
Un’escalation pericolosa?
Le dichiarazioni di Medvedev, seppur da interpretare con cautela, rischiano di alimentare un’escalation del conflitto. La retorica di una “guerra ibrida” contro la Russia potrebbe portare a un’ulteriore militarizzazione del conflitto e a una maggiore instabilità nella regione. È fondamentale che tutti gli attori coinvolti si adoperino per trovare una soluzione diplomatica e per evitare un’ulteriore escalation della violenza.