La ricerca del bomber decisivo
L’Italia di Luciano Spalletti non annovera un bomber di caratura ed esperienza internazionali fra i giocatori d’attacco convocati per il raduno cominciato ieri a Coverciano. Tra Federico Chiesa (Juventus), Stephan El Shaarawy (Roma), Riccardo Orsolini (Bologna), Giacomo Raspadori (Napoli), Mateo Retegui (Genoa), Gianluca Scamacca (Atalanta) e Mattia Zaccagni (Lazio), soltanto Scamacca ha chiuso l’ultimo campionato in doppia cifra, 12 reti, come Pulisic e il compagno di squadra Koopmeiners.
Il fatto che sia l’unico italiano ad aver centrato questo traguardo in mezzo ad un gruppo di colleghi tutti di nazionalità straniera, e che abbia chiuso la stagione in crescendo, contribuendo a trascinare la sua squadra verso la conquista dell’Europa League e portandola nella prossima Champions, infonde fiducia e ottimismo a Spalletti. Il ct ha dichiarato: “Che Scamacca ritrovo? Secondo me chi ci ha lavorato e ha costruito qualcosa, ed è Gasperini, avendolo disponibile tutti i giorni. Nell’ultimo periodo ha fatto vedere questa crescita, i gol, più continuità rispetto alle altre volte e l’Atalanta ha beneficiato molto di questa sua nuova disponibilità. Gianluca ha un po’ tutto, ma è un po’ pigro, bisogna perda un po’ di pigrizia e magari è così . Siamo tutti contenti di vedere ciò che ci metterà a disposizione. Sarò il primo ad essere felice di quelle che saranno le sue prestazioni.”
Raspadori e Chiesa: le altre frecce nell’arco di Spalletti
Non vanno dimenticati Retegui e soprattutto Raspadori, che Spalletti conosce benissimo avendolo allenato nel Napoli scudettato. Lo stesso attaccante, proprio contro la Turchia, avversaria martedì prossimo nell’amichevole in programma a Bologna, penultimo test prima della partenza per la Germania, ha segnato una doppietta il 29 marzo 2022, quando l’Italia vinse sempre in amichevole per 3-2. “A Giacomo manca un po’ di altezza ma ha sia fisicità che qualità” ha detto a suo tempo il ct.
Sotto la gestione dell’attuale ct, avviata 9 mesi fa, il ‘capocannoniere’ è Federico Chiesa con tre reti. Proprio nell’esterno juventino sono riposte molte delle speranze di Spalletti per dotare la Nazionale di imprevedibilità e pericolosità. “Federico sa giocare da tutte le parti, è quello che ha la vampata e la botta della fucilata nella notte quando non sai da dove è arrivata – ha detto ieri il commissario tecnico con espressioni ad effetto – Lui può giocare anche a destra, può stare dentro anche se preferisce stare più esterno. Per quanto mi riguarda Chiesa va isolato perché è negli spazi dell’uno contro uno che ha davvero la qualità ‘cattiva’ con le sue vampate.”
Un’Italia che deve pensare, accelerare e colpire
E’ un’Italia che deve pensare ma anche accelerare e soprattutto colpire al momento giusto. Domani nuova sessione di lavoro, così fino a martedì, quando già le prove-gol seppur in amichevole si confermeranno importanti. Il conto alla rovescia è già iniziato, l’Europeo è dietro l’angolo.
L’importanza del gioco di squadra
L’Italia di Spalletti, pur non avendo un bomber di esperienza internazionale, può contare su un gruppo di attaccanti giovani e talentuosi. La chiave per il successo sarà la capacità di creare un gioco di squadra efficace, sfruttando le qualità individuali di ogni giocatore e creando sinergie tra le diverse linee. La Nazionale dovrà essere in grado di adattarsi alle diverse situazioni di gioco e di trovare soluzioni offensive anche in momenti di difficoltà.