Unify League: la nuova sfida della SuperLega
La SuperLega torna a farsi sentire, ma con un nuovo nome e un format rivoluzionario. La A22 Sports e Management, la società che fa riferimento al presidente del Real Madrid Florentino Perez, ha presentato la “Unify League”, un progetto che intende rilanciare l’idea di un super-campionato per club con un modello rivisitato e un sistema di qualificazione basato sulle performance annuali nei campionati nazionali.
La proposta, che ha già ricevuto il via libera dalla Corte di Giustizia Europea in merito all’abuso di posizione dominante da parte della Uefa, prevede quattro leghe: Star, Gold, Blue e Union. In totale saranno 96 le squadre coinvolte, divise in due gruppi di 48. Le leghe Star e Gold, con 16 squadre ciascuna, saranno suddivise in due gironi da otto, mentre le leghe Blue e Union, con 32 squadre ciascuna, saranno suddivise in quattro gironi da otto.
Il nuovo format prevede una fase a eliminazione diretta con le prime quattro squadre di ogni gruppo nelle leghe Star e Gold, e le prime due squadre di ogni gruppo nelle leghe Blue e Union che si qualificheranno per i quarti di finale. La A22 ha sottolineato che il nuovo progetto è “pienamente allineato con la definizione Uefa del ‘Modello Sportivo Europeo’,” con l’obiettivo di superare le critiche delle federazioni europee, soprattutto in merito ai criteri di partecipazione, alla compatibilità con il calendario dei campionati nazionali e alla trasmissione in diretta streaming delle partite.
Un nuovo modello di trasmissione e di relazione con i tifosi
Un aspetto fondamentale della Unify League è il nuovo modello di trasmissione delle partite. Le partite saranno disponibili gratuitamente con inserti pubblicitari su una nuova piattaforma, mentre una versione premium a pagamento sarà disponibile senza pubblicità. Questo nuovo modello mira a creare una relazione più diretta con i tifosi, disintermediando la Uefa e le emittenti televisive che attualmente gestiscono la trasmissione delle partite di Champions League.
José Ángel Sánchez, direttore generale del Real Madrid, ha spiegato che “Se gestissimo noi la competizione, potremmo disintermediare queste parti e creare una relazione più diretta con i tifosi e aumentando significativamente i nostri ricavi”. La proposta di A22 si presenta quindi come una sfida diretta alla Uefa, che viene paragonata a “l’orchestra del Titanic che continua a suonare mentre la nave va a fondo”.
Reazioni contrastanti: la Uefa e le federazioni si oppongono
La proposta della Unify League ha suscitato reazioni contrastanti. La Uefa e le federazioni europee hanno espresso forti dubbi e critiche. Javier Tebas, presidente della Liga, ha definito il progetto “un pericolo per la stabilità economica dei campionati nazionali e dei club”, sottolineando che il modello proposto “favorisce solo i grandi club”, mettendo a rischio la stabilità economica dei campionati e dei club più piccoli.
Le federazioni europee sono preoccupate per l’impatto della Unify League sui campionati nazionali, sull’equilibrio competitivo e sulla sostenibilità economica del calcio europeo. La Uefa, in particolare, ha espresso la sua preoccupazione per il potenziale conflitto con il calendario delle competizioni europee e per la minaccia alla sua autorità nel panorama calcistico continentale.
Un futuro incerto per la Unify League
La Unify League si presenta come un progetto ambizioso e innovativo, ma il suo futuro è incerto. La forte opposizione della Uefa e delle federazioni europee rappresenta un ostacolo importante per la realizzazione del progetto. La A22 dovrà affrontare una serie di sfide, tra cui la compatibilità con il calendario delle competizioni europee, l’equilibrio competitivo tra i club e la sostenibilità economica del progetto. Sarà interessante osservare come si svilupperà la situazione e se la Unify League riuscirà a conquistare il consenso necessario per diventare realtà.