Un flop annunciato: i bandi del Pnrr per le colonnine di ricarica
Il piano per la diffusione della mobilità elettrica in Italia sembra aver subito un duro colpo. I due bandi del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) per il finanziamento di colonnine di ricarica, inseriti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), hanno registrato un clamoroso flop. Su 640 milioni di euro disponibili, sono stati assegnati solo 96 milioni, finanziando 3.800 stazioni di ricarica su oltre 18.000 previste.
Il primo bando, emesso a luglio, stanziava 360 milioni di euro per 7.500 colonnine super-veloci sulle strade extra-urbane e 280 milioni per 10.880 colonnine sulle strade urbane. Di fronte al magro successo del primo bando, ad ottobre è stato emesso un secondo bando con regole modificate, su indicazione degli operatori del settore. Ma anche questo secondo tentativo si è rivelato un fallimento.
Alla fine, sono stati assegnati solo 52,7 milioni per 2.766 stazioni di ricarica nelle aree urbane e 43,9 milioni di euro per 1.080 stazioni nelle aree extra-urbane.
Le cause del flop: scarso interesse del mercato o problemi strutturali?
Il MASE attribuisce l’insuccesso dei bandi allo scarso interesse del mercato per la mobilità elettrica nelle aree extra-urbane. Tuttavia, è lecito interrogarsi se questa sia la sola causa. Potrebbero esserci altri fattori in gioco, come la complessità delle procedure burocratiche, la mancanza di chiarezza nelle regole del bando o la difficoltà di accesso al credito per gli operatori del settore.
È importante analizzare con attenzione le cause del flop per evitare che si ripeta in futuro. Un’analisi approfondita potrebbe rivelare la necessità di rivedere le strategie di incentivazione della mobilità elettrica e di semplificare le procedure per l’accesso ai fondi del Pnrr.
Il futuro della mobilità elettrica in Italia: un’opportunità da non perdere
Nonostante il flop dei bandi, il futuro della mobilità elettrica in Italia non è ancora segnato. Il MASE ha raggiunto un accordo con Anas e Ferrovie dello Stato per realizzare le colonnine mancanti, garantendo così l’utilizzo dei fondi del Pnrr. Questo accordo rappresenta un’opportunità per accelerare la diffusione della mobilità elettrica in Italia, ma è fondamentale che il governo e gli operatori del settore collaborino per creare un ambiente favorevole allo sviluppo di questo settore.
È necessario investire in infrastrutture di ricarica, incentivare l’acquisto di veicoli elettrici e semplificare le procedure per l’accesso ai fondi del Pnrr. Solo in questo modo l’Italia potrà cogliere appieno le opportunità offerte dalla mobilità elettrica, contribuendo alla transizione energetica e alla riduzione delle emissioni di CO2.
Un’occasione persa per l’Italia?
Il flop dei bandi per le colonnine di ricarica è un segnale preoccupante per l’Italia. Il nostro paese ha l’opportunità di diventare un leader nella mobilità elettrica, ma la mancanza di investimenti e di una strategia chiara rischia di farci perdere terreno rispetto ad altri paesi. È fondamentale che il governo si impegni a rivedere le strategie per la mobilità elettrica, semplificando le procedure per l’accesso ai fondi e incentivando gli investimenti del settore privato.