Il processo ricomincia a Brescia
È iniziato oggi a Brescia il nuovo processo per la strage di piazza della Loggia, con l’imputato Marco Toffaloni, all’epoca dei fatti minorenne e ritenuto uno degli esecutori materiali dell’attentato fascista, assente in aula. Il processo è incentrato sulla richiesta di prescrizione del reato, con i giudici in camera di consiglio per valutare le eccezioni della difesa.
La richiesta di prescrizione
L’udienza di oggi si è aperta con la richiesta della difesa di Toffaloni di ottenere la prescrizione del reato. La strage di piazza della Loggia, avvenuta il 28 maggio 1974, ha causato la morte di otto persone e il ferimento di oltre cento. Toffaloni, che all’epoca dei fatti non aveva ancora compiuto diciassette anni, è accusato di essere stato uno degli esecutori materiali dell’attentato. L’accusa, rappresentata dal pm Paolo Savio, si oppone alla richiesta di prescrizione, sostenendo che il reato di strage non è soggetto a prescrizione.
Toffaloni assente in aula
L’imputato, che vive in Svizzera dove ha cambiato nome, è assente in aula. Era già assente anche in occasione dell’udienza preliminare. La sua assenza ha suscitato critiche da parte delle parti civili, che hanno sottolineato l’importanza della presenza dell’imputato in aula per garantire un processo equo e trasparente.
Le eccezioni della difesa
I giudici sono in camera di consiglio per valutare le eccezioni della difesa. La difesa di Toffaloni ha sollevato diverse questioni preliminari, tra cui la prescrizione del reato, la competenza territoriale del tribunale dei minori e la legittimità dell’azione penale. La decisione dei giudici è attesa nelle prossime settimane.
Un processo complesso e controverso
Il processo per la strage di piazza della Loggia è un processo complesso e controverso, che si trascina da decenni. La richiesta di prescrizione solleva importanti questioni giuridiche e morali, che dovranno essere affrontate dai giudici con attenzione e rigore. La presenza dell’imputato in aula sarebbe stata fondamentale per garantire un processo equo e trasparente, ma la sua assenza non deve impedire ai giudici di pronunciarsi con giustizia. La strage di piazza della Loggia è un evento tragico che ha segnato la storia d’Italia. È fondamentale che la giustizia faccia il suo corso e che i responsabili di questo atto di barbarie siano assicurati alla giustizia.