Attacco aereo a scuola a Gaza
Un attacco aereo israeliano ha colpito una scuola a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, utilizzata come rifugio per i palestinesi sfollati dalla guerra, uccidendo almeno 12 persone, tra cui alcuni bambini. La Protezione civile di Gaza ha dichiarato che almeno altre 35 persone sono rimaste ferite nell’edificio scolastico Ahmed bin Abdul Aziz.
Il portavoce dell’agenzia, Mahmud Bassal, ha confermato l’accaduto, dichiarando che l’attacco è avvenuto domenica.
Contattato dall’AFP, l’esercito israeliano ha dichiarato che stava esaminando la notizia.
Conseguenze dell’attacco
L’attacco ha suscitato condanna e preoccupazione da parte della comunità internazionale. Molti paesi hanno espresso il loro cordoglio per le vittime e hanno chiesto un’indagine indipendente sull’accaduto.
L’incidente ha riacceso le tensioni tra Israele e Palestina, già aggravate dalla recente escalation di violenza nella Striscia di Gaza.
L’ONU ha espresso profonda preoccupazione per l’attacco, sottolineando che le scuole dovrebbero essere considerate zone sicure per i civili, soprattutto durante i conflitti armati.
Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) ha condannato l’attacco, ricordando che gli attacchi contro scuole e ospedali sono una violazione del diritto internazionale umanitario.
L’importanza della protezione dei civili
L’attacco a una scuola a Gaza, utilizzata come rifugio per i civili, è un evento tragico che solleva serie preoccupazioni sull’impatto dei conflitti armati sulle popolazioni civili. La protezione dei civili, in particolare dei bambini, dovrebbe essere una priorità assoluta in ogni situazione di conflitto. È fondamentale che tutte le parti coinvolte rispettino il diritto internazionale umanitario e si adoperino per evitare attacchi contro infrastrutture civili e luoghi di rifugio.