Ranieri: “La Roma non ha avuto la giusta fame di vittoria”, ammissione di errori e sguardo al mercato
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Ranieri critica la Roma: “Non abbiamo avuto la giusta fame di vittoria”
Claudio Ranieri non ha usato mezzi termini nel commentare la sconfitta della Roma in casa del Como. Ai microfoni di Sky Sport, il tecnico giallorosso ha ammesso: “Hanno avuto più voglia di vincere, abbiamo sbagliato al momento della punizione, non possiamo fare un errore del genere. Il Como ha fatto di tutto per vincere, noi non siamo stati bravi a creargli quei problemi come accaduto nel primo tempo.”
Ranieri ha poi aggiunto: “Stanchezza? Probabile, ma a me non piace accampare le scuse.”
Lo sguardo al mercato e la fiducia nei giocatori
Il tecnico romano ha poi rivolto lo sguardo al mercato, dichiarando: “Sono soddisfatto di come stanno lavorando i ragazzi, se ci sarà l’opportunità di migliorare la rosa non mi tirerò di certo indietro.”
Ranieri ha anche espresso un giudizio positivo sulle prestazioni della squadra in alcune partite recenti: “A Napoli la squadra mi è piaciuta fino a un certo punto, col Tottenham la squadra aveva risposto bene.”
Analisi della partita e sguardo al futuro
Ranieri ha poi analizzato la partita contro il Como, ammettendo: “Qui la partita era aperta, mi aspettavo qualcosina di più nel primo tempo. Loro sono stati bravi a sfruttare le occasioni.”
Il tecnico romano ha concluso il suo intervento con un chiaro messaggio di reazione: “E’ una prova che non fa un atteggiamento – ha concluso – dobbiamo reagire, ora arriva la Coppa Italia e dobbiamo passare il turno.”
Considerazioni personali
La sconfitta della Roma contro il Como è un campanello d’allarme per Ranieri e la sua squadra. Le parole del tecnico sono chiare e sincere: la Roma non ha dimostrato la giusta fame di vittoria e ha commesso errori che non si possono permettere. Il mercato è un’opportunità per migliorare la rosa, ma la vera sfida è riaccendere la grinta e la determinazione in campo. La Coppa Italia rappresenta un’occasione per rialzare la testa e dimostrare di poter ancora competere a livello nazionale.
