Un messaggio di disperazione sull’albero di Natale
Come ogni anno, l’atrio del Politecnico di Bari si è trasformato in un luogo di speranza e di auguri con l’arrivo dell’albero di Natale. Tra le luci e i decori, però, quest’anno si è nascosto un messaggio di disperazione che ha toccato il cuore di una docente dell’università.
La docente, nel suo post su Facebook, racconta di aver letto le lettere degli studenti appese all’albero, come da tradizione, con messaggi indirizzati a Babbo Natale o ai docenti stessi, spesso con il desiderio di superare un esame. Ma quest’anno, una lettera ha attirato la sua attenzione in modo particolare.
La lettera, scritta da uno studente, esprimeva un profondo senso di disperazione e la volontà di porre fine alla sua vita. "Vivere è diventato estenuante, e non ho più voglia di farlo", ha scritto il ragazzo.
La docente decide di rendere pubblica la lettera
La docente, profondamente colpita dalla lettera, si è trovata di fronte a un dilemma: pubblicare o meno il messaggio dello studente. Dopo un momento di riflessione, ha deciso che la cosa giusta da fare era rendere pubblica la lettera, nella speranza di raggiungere il ragazzo e di aiutarlo.
"Ho pensato più volte se pubblicare o meno questo messaggio", ha scritto la docente, "ma penso che sia l’unico modo per raggiungerti."
La docente ha poi aggiunto il suo numero di telefono direttamente sulla lettera, con la speranza che lo studente la contatti e che possa ricevere l’aiuto di cui ha bisogno.
Un appello alla solidarietà e alla sensibilità
La storia di questo studente è un monito importante per tutti noi. Spesso ci troviamo a pensare ai nostri problemi e alle nostre difficoltà, senza renderci conto che intorno a noi ci sono persone che soffrono in silenzio. È fondamentale imparare a riconoscere i segnali di disagio e a offrire il nostro supporto a chi ne ha bisogno. La docente del Politecnico di Bari ha dimostrato grande sensibilità e coraggio nel rendere pubblica la lettera dello studente, con la speranza di poterlo aiutare. Questo gesto dovrebbe essere un esempio per tutti noi, un invito a essere più attenti e più solidali nei confronti di chi si trova in difficoltà.