La Dichiarazione di Fadlun
“Sgomento e sconcerto. Non ci sono altre parole per descrivere quello che proviamo leggendo che tra le motivazioni dello sciopero indetto dall’Unione sindacale di base c’è il sostegno dell’Italia al ‘genocida governo israeliano’. Purtroppo, siamo di fronte all’emergere di un sentimento di odio verso Israele che prescinde da qualsiasi ragionevole contesto, e che non può avere altra spiegazione se non l’urgenza di esprimere – anche fuori luogo – un antisemitismo che cova da sempre. Che non è mai stato debellato. Il nostro compito è non restare in silenzio e denunciarlo. Sempre e comunque”. Così Victor Fadlun, presidente della Comunità Ebraica di Roma, in merito allo sciopero di oggi.
Il Contesto dello Sciopero
Il presidente Fadlun ha espresso la sua preoccupazione per le parole utilizzate dall’USB, definendole come un’espressione di antisemitismo che non ha alcun fondamento logico. La sua dichiarazione è stata rilasciata in risposta allo sciopero indetto dall’Unione Sindacale di Base, che ha inserito tra le sue motivazioni il sostegno dell’Italia al ‘genocida governo israeliano’.
L’Antisemitismo e la Necessità di Denuncia
Fadlun ha sottolineato come l’antisemitismo sia un fenomeno persistente che non può essere ignorato. Il suo appello alla denuncia di questa forma di odio è un invito a una presa di posizione chiara e decisa contro qualsiasi forma di discriminazione e intolleranza.
Considerazioni sul Conflitto Israelo-Palestinese
Le parole di Fadlun pongono l’accento su un tema delicato e complesso come il conflitto israelo-palestinese. È importante ricordare che questo conflitto ha radici profonde e che qualsiasi soluzione deve essere basata sul rispetto del diritto internazionale e sulla ricerca di una pace duratura. La critica al governo israeliano, pur legittima in alcuni casi, non può essere utilizzata come pretesto per alimentare l’odio e la discriminazione verso il popolo ebraico.